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Il Dialogo tra Disegno e Colore

2025-04-01 17:40

Vincenzo Fiore

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Il Dialogo tra Disegno e Colore

Titolo: Il Dialogo tra Disegno e Colore nella Ricerca Artistica ContemporaneaIntroduzione L'arte contemporanea è attraversata da un costante dialogo t

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Titolo: Il Dialogo tra Disegno e Colore nella Ricerca Artistica Contemporanea

Introduzione L'arte contemporanea è attraversata da un costante dialogo tra forma e colore, tra struttura e libertà espressiva. In questa relazione analizzeremo il rapporto tra disegno e colore attraverso un'indagine sulla rappresentazione del volto e del paesaggio, soffermandoci su un approccio pittorico che oscilla tra la figurazione e l'espressione immediata delle emozioni. L'obiettivo è comprendere come il disegno possa organizzare le forme e come il colore possa assumere un ruolo dominante, sovvertendo la gerarchia tradizionale tra i due elementi.

Il Disegno come Struttura e il Colore come Espressione Tradizionalmente, il disegno è stato considerato la base della rappresentazione artistica, l'elemento razionale che organizza lo spazio e le forme. Tuttavia, nel corso della storia dell'arte, il colore ha assunto un ruolo sempre più rilevante, diventando veicolo primario di emozioni e sensazioni. In particolare, nell'ambito del neo-espressionismo, il colore spesso si impone sulla forma, dissolvendola o trasformandola in un elemento secondario.

Nel mio lavoro, il disegno rappresenta il punto di partenza: con tratti veloci e non troppo studiati, la linea costruisce la composizione, suggerisce volti che riecheggiano le icone bizantine o la tradizione pittorica italiana, paesaggi rurali e vicoli deserti. Tuttavia, il colore interviene successivamente in un processo di progressiva autonomia, fino a diventare protagonista assoluto, capace di annullare il tratto disegnato e di imporsi come forma autonoma.

Il Dialogo tra Rappresentazione e Espressione Immediata Questa ricerca si muove su un equilibrio instabile tra la rappresentazione del reale e l'urgenza espressiva dell’immediato. Da un lato, c'è il desiderio di raffigurare il mondo visibile, di catturare un volto o un paesaggio; dall'altro, l'esigenza di lasciarsi guidare dall'emozione, permettendo al gesto pittorico di emergere senza mediazioni. Questo dualismo è evidente nel modo in cui il colore dilaga sulla superficie, spesso travolgendo e trasformando il disegno sottostante.

La tensione tra questi due poli – il controllo del segno e l'esplosione del colore – è una costante nella storia dell'arte, dal Romanticismo fino alle avanguardie del Novecento e oltre. Pittori come Egon Schiele, Oskar Kokoschka e, in tempi più recenti, artisti del movimento neo-espressionista, hanno esplorato questa dinamica, mettendo in discussione il primato del disegno e sperimentando nuove forme di rappresentazione.

Conclusione L'arte contemporanea offre molteplici possibilità di sperimentazione tra forma e colore. La mia ricerca si inserisce in questa tradizione, ponendosi come interrogativo aperto: fino a che punto il disegno può cedere il passo al colore senza perdere la sua funzione narrativa? E quando il colore diventa struttura, siamo ancora nella dimensione della rappresentazione o entriamo in un nuovo linguaggio visivo, più vicino all’astrazione?

Queste domande restano centrali nel mio percorso e possono costituire uno spunto di riflessione per chiunque voglia approfondire il rapporto tra forma ed emozione nella pittura contemporanea.

 

Fonti

Arnheim, Rudolf. Arte e percezione visiva. Feltrinelli, 1974.

Itten, Johannes. Arte del colore. Il Saggiatore, 2015.

Albers, Josef. Interazione del colore. Il Saggiatore, 2013.

Kandinsky, Wassily. Punto, linea, superficie. Adelphi, 1984.