APPELLO PUBBLICO AL GOVERNO: AZZERARE L’IVA SUI BENI ESSENZIALI, AUMENTARLA SUI LUSSI
In un momento storico segnato da un’inflazione insostenibile, stipendi fermi e famiglie sempre più in difficoltà a coprire le spese di base, chiediamo al Governo un atto di giustizia sociale:
azzerare l’IVA sui beni essenziali e incrementarla sui beni di lusso.
Nessuna imposta sulla sopravvivenza.
Chiediamo l’azzeramento immediato dell’IVA su:
Alimenti di prima necessità (pane, latte, frutta e verdura, pasta, legumi, ecc.)
Farmaci, parafarmaci e presidi sanitari
Trasporti pubblici locali e carburanti per uso quotidiano e lavorativo
Prodotti per l’infanzia e l’igiene personale
Chi può, contribuisca di più.
Proponiamo l’innalzamento dell’IVA (fino al 30%) su beni voluttuari e di lusso, tra cui:
Orologi e gioielli sopra una certa soglia di prezzo
Auto di alta gamma e imbarcazioni da diporto
Abbigliamento di marca oltre soglie di spesa definite
Apparecchiature elettroniche di fascia extra-lusso
Perché è necessario?
Per restituire potere d’acquisto reale alle famiglie
Per tutelare la salute, l’alimentazione e la mobilità dei cittadini
Per ristabilire un’equità fiscale oggi completamente sbilanciata
Per finanziare servizi pubblici senza gravare su chi è già in difficoltà
Questa non è una misura ideologica, è una risposta di sopravvivenza.
In un Paese dove milioni di persone faticano a mettere insieme il pranzo con la cena, è doveroso che lo Stato protegga i diritti fondamentali e chieda un contributo maggiore a chi può permetterselo.
Invitiamo cittadini, associazioni, sindacati e amministrazioni locali a sostenere questa proposta.
Condividi anche tu questa proposta, falla tua. Facciamo sentire la nostra voce di cittadini sovrani.
Fonti::
1. Struttura dell’IVA in Italia
Attualmente in Italia l’IVA ha tre aliquote principali:
4%: beni di prima necessità (pane, latte, farmaci salvavita)
10%: alcuni alimenti trasformati, trasporti, alberghi
22%: aliquota ordinaria per la maggior parte dei beni e servizi
Fonte: Agenzia delle Entrate – Guida IVA
2. Impatto dell’inflazione sulle famiglie
L’inflazione ha colpito in modo sproporzionato i beni alimentari ed energetici, con aumenti anche del 10–15% annuo negli ultimi anni.
Fonte: ISTAT – Indice dei prezzi al consumo
3. Disuguaglianze fiscali
In Italia la pressione fiscale grava di più sui redditi da lavoro e sui consumi essenziali, meno sui patrimoni e beni voluttuari.
Fonte: OECD Tax Policy Review – Italy (2021)
4. Proposte simili in Europa
In Spagna e in Germania, in alcuni momenti di crisi, si è ridotta o sospesa l’IVA su beni essenziali per aiutare le famiglie.
Fonte: El País – Rebaja IVA alimentos, Deutsche Welle – VAT cuts Germany
5. Studi di impatto redistributivo
Studi di economia pubblica confermano che abbassare l’IVA sui beni essenziali è progressivo: aiuta di più le famiglie a basso reddito.
Fonte: Banca d’Italia, Working Papers (studi su imposte indirette e povertà)
Fonti istituzionali e giuridiche
Direttiva 2006/112/CE del Consiglio dell’UE sull’IVA: stabilisce le aliquote minime ma lascia agli Stati membri margini per applicare aliquote ridotte o esenzioni su beni essenziali.
Legge italiana sull’IVA (DPR 633/1972): contiene l’elenco dei beni soggetti ad aliquota agevolata (4%, 10%) e ordinaria (22%).
Agenzia delle Entrate – Guida IVA: fornisce dettagli aggiornati sull’applicazione delle aliquote e beni agevolati.
- Dati economici e sociali
ISTAT – Inflazione e potere d’acquisto: documenta l’impatto dell’inflazione sulle famiglie italiane, in particolare quelle a basso reddito.
OCSE – Taxing Consumption: evidenzia come l’IVA colpisca in modo regressivo i redditi più bassi, perché consumano una quota maggiore del loro reddito.
Banca d’Italia – Indagini sui bilanci familiari: mostra come i rincari incidano sui consumi essenziali delle famiglie.
- Approfondimenti e studi
Forum Disuguaglianze e Diversità – Proposte su giustizia fiscale e riforma dell’IVA.
Alleanza contro la povertà – Posizioni su misure fiscali e sostegno ai redditi bassi.
Oxfam Italia – Report annuali sulle disuguaglianze: propongono tassazione più equa e maggiore sostegno ai più vulnerabili.
Centro Studi CGIL / UIL / CISL – Documenti sulle distorsioni del sistema fiscale e la necessità di riforma.