Il recupero della linea ferroviaria Leonforte-Nicosia come ferrovia turistica potrebbe essere un'ottima idea per valorizzare il territorio della Sicilia interna, ricco di paesaggi suggestivi, storia e tradizioni.
1. Possibilità di Recupero
1.1 Valorizzazione del Patrimonio Storico e Paesaggistico
- Il tracciato attraversa zone collinari e montane con panorami mozzafiato, ideali per un'esperienza turistica lenta e immersiva.
- Potrebbe diventare una ferrovia storica con treni d’epoca, simile alla Ferrovia Circumetnea o alla Ferrovia dei Templi (Agrigento-Porto Empedocle).
1.2 Turismo Esperienziale e Sostenibile
- Un treno turistico potrebbe essere abbinato a itinerari enogastronomici, escursioni naturalistiche e visite ai borghi.
- Possibile collegamento con agriturismi, percorsi trekking e cicloturismo.
1.3 Precedenti di Successo
- Esperienze simili in Italia, come la Transiberiana d’Italia (Abruzzo-Molise), hanno dimostrato che il turismo ferroviario è in crescita.
1.4 Criticità e Sfide
- Stato dell’infrastruttura: Bisognerebbe valutare il livello di degrado dei binari e delle stazioni.
- Fondi e Investimenti: Servirebbe il coinvolgimento di Regione Sicilia, enti locali e privati.
- Gestione e Manutenzione: Si potrebbe proporre una gestione condivisa tra istituzioni e associazioni locali.
1.5 Prossimi Passi
- Verificare se esistono studi di fattibilità già avviati.
- Coinvolgere associazioni e comunità locali in un progetto di sensibilizzazione.
- Proporre un’iniziativa pilota con treni storici su tratte già recuperabili.
E' un progetto “interessante” per ACAiM, per promuovere il territorio con un modello di sviluppo sostenibile.
A) Abbiamo esaminato le fonti disponibili, non risultano studi di fattibilità recenti riguardanti il recupero della linea ferroviaria Leonforte-Nicosia per scopi turistici e ambientali. Questa linea, progettata negli anni '20 del XX secolo, non è mai stata completata né aperta al traffico ferroviario. I lavori, iniziati nel 1924, furono interrotti nel 1929, lasciando la sede ferroviaria e alcune opere d'arte incompiute.
B) Attualmente, la sede ferroviaria è visibile solo in brevi tratti, spesso inglobati in campi coltivati. Alcune opere d'arte, come viadotti e gallerie, sono ancora presenti ma in pessimo stato di conservazione. Le ex stazioni sono in condizioni variabili: ad esempio, l'ex stazione di Nicosia è stata restaurata e trasformata in casa di riposo.
C) Per valutare la possibilità di recuperare questa linea come percorso turistico o greenway, sarebbe necessario avviare nuovi studi di fattibilità che analizzino lo stato attuale delle infrastrutture, i costi di recupero e le potenzialità turistiche e ambientali del territorio attraversato. Coinvolgere le comunità locali, le istituzioni regionali e le associazioni ambientaliste potrebbe essere fondamentale per il successo di un eventuale progetto di recupero.
D) Esistono alcuni elementi di potenziale pericolosità ambientale legati sia al recupero sia alla dismissione di una linea ferroviaria come la Leonforte-Nicosia. Ecco i principali aspetti da considerare:
D.1. Potenziali Rischi Ambientali nel Recupero della Linea
- Vecchi materiali inquinanti: Se i binari o le traversine esistono ancora (anche in forma residuale), potrebbero contenere materiali oggi considerati pericolosi, come il creosoto (un trattamento usato per proteggere il legno delle traversine, ma tossico) o residui metallici contaminati da oli minerali.
- Terreni contaminati: Le aree dove erano previsti scali ferroviari o depositi potrebbero presentare contaminazioni da idrocarburi o metalli pesanti, richiedendo bonifiche.
- Disturbo a ecosistemi consolidati: Dopo un secolo di abbandono, la sede ferroviaria potrebbe essere stata colonizzata da flora e fauna autoctone, e il recupero potrebbe alterare questo equilibrio.
D.2. Rischi Ambientali nella Dismissione di Parti della Linea
- Smaltimento delle infrastrutture: Se si decide di rimuovere binari o strutture ferroviarie, bisogna gestire il riciclo dei materiali nel rispetto delle normative ambientali. Ad esempio, l'acciaio dei binari è riciclabile, ma i materiali delle vecchie traversine potrebbero essere pericolosi.
- Modifica dell'assetto idrogeologico: Alcuni tratti della linea potrebbero aver condizionato la naturale gestione delle acque nel tempo. Dismettere o rimuovere argini, viadotti o gallerie potrebbe alterare il deflusso delle acque piovane, causando erosione o frane.
E) Soluzioni Possibili
- Monitoraggio ambientale preliminare per verificare la presenza di inquinanti nei materiali e nei terreni.
- Bonifica e recupero sostenibile, privilegiando la riconversione in greenway (piste ciclabili e sentieri ecologici).
- Coinvolgimento di esperti in ingegneria ambientale per minimizzare l’impatto sugli ecosistemi locali.
Il recupero della linea Leonforte-Nicosia per finalità turistiche/ambientali è possibile, ma deve essere preceduto da un'analisi di impatto ambientale per evitare rischi legati alla presenza di materiali pericolosi o al possibile squilibrio ecosistemico. Potrebbe essere utile coinvolgere università o istituti di ricerca per una valutazione tecnico-scientifica.