Mentre ci apprestiamo a decidere il futuro politico del Movimento, i "partigiani" delle diverse fazioni si scazzottano sui social, guardando ai piccoli orizzonti a loro disposizione. Incitano a votare o a non votare la cosa più ignobile che si potesse immaginare per il Movimento: esautorare il lavoro di una comunità di uomini e donne che hanno compreso e portato avanti un'idea lanciata da Grillo e Casaleggio.
In questo contesto, non si difende né si deride alcun personaggio. Non siamo in grado di farlo: ci mancano gli strumenti e la necessaria "cattiveria". La questione centrale è la scelta politica scellerata che sta mettendo in grave difficoltà un Movimento che, in pochi anni, ha "rivoluzionato" il linguaggio politico di questo Paese. Ha svelato le parti più oscure e corrotte, non solo in Parlamento.
Si tratta di una rivoluzione gentile, purtroppo negata dai meno attenti. Ha avuto il potenziale di trasformare il Paese, ma è stata fermata da forze interne ed esterne. Viviamo in un Paese che non riesce a vedere intere mandrie di bufali attraversare i corridoi del Parlamento, ignorati e dimenticati. Bufali che, osservandoli meglio, assumono le sembianze di criminali ben vestiti e non riconosciuti; imbroglioni dal linguaggio forbito; affaristi trasformati in statisti; arrivisti che architettano continuamente sistemi per arricchire se stessi e le proprie famiglie. Sono piccoli "briganti", scaltri e senza scrupoli, che hanno preso in ostaggio il Paese approfittando dell'ignoranza e dell'impreparazione scientificamente e coscientemente diffuse da decenni di propaganda diseducativa.
La democrazia si alimenta di conoscenza e cultura, mentre la "scemocrazia" prospera nell'ignoranza e nella disaffezione verso la cosa pubblica. Il compito che si era dato il Movimento era combattere questo stato di cose incancrenite. Nei due anni di governo, ha dimostrato come si possa governare il Paese risanandolo con interventi di chirurgia politica che stavano funzionando, fino a quando il "mercato" non ha messo in atto il suo contrattacco, fermandoci.
Tuttavia, vedo dei germogli crescere. Presto diventeranno forti e potranno produrre frutti utili al Paese. Falliranno i tentativi di estirparli, perché la semina è stata fatta e i germogli hanno preso vita. A presto. A riveder le stelle