
Il 14 settembre, a Roma, in Piazza SS. Apostoli, alle ore 14, si ritroveranno i cittadini attivi di questo paese, non quelli addomesticati da sapienti ammaestratori bravi ad addormentare le coscienze. Ci saranno, insieme a loro, associazioni, gruppi e comitati che, sempre più numerosi, nascono spinti dall'inefficienza dei partiti e motivati dal loro fallimento.
Sicuramente sarà presente Acaim, promotrice e ideatrice di questo momento di protesta; hanno aderito i blog “Cittadinanza Attiva per la Democrazia Diretta”, “Cantiere Politico” e il “Gruppo Manifestazioni Attivisti M5S”, altri, ne siamo certi, presto aderiranno; non ci aspettiamo le grandi ricche sigle ma ci rivolgiamo ai gruppi spontanei che nascono nei quartieri martoriati ed abbandonati.
Chiediamo partecipazione per dire no a questo paese che ci propongono, non solidale e che odia il povero, il fragile e l'ultimo, che non conosce il significato del termine “solidarietà”. Un paese per ricchi, dove il “diverso”, il povero e il fragile danno fastidio, non si devono vedere, si mantengono in uno stato di silenzio costruendo muri alti contro il loro diritto di “emanciparsi”.
Ci hanno detto: potete andare in delegazione a chiedere, proporre, scambiarci pareri; ma che scambio di opinioni possiamo intrattenere con chi ha tolto il reddito di cittadinanza per “odio ideologico”, dicendo: “arrangiatevi”; con chi ha reso merce la cura; con chi ha diviso il paese differenziando le autonomie territoriali riportandoci al Medioevo, solo per una idiozia ideologica?
Cosa possiamo chiedere a chi ha sdoganato le fazioni più violente, riportandoci ai terribili anni che hanno conosciuto i nostri nonni? Cosa possiamo chiedere a chi giura sulla Costituzione, che è il documento che sanziona la loro vergognosa disfatta, dopo averci trascinato in una sanguinosa guerra civile? Cosa ho da discutere con chi ancora non si è scusato con le popolazioni meridionali per le pesanti offese subite; con chi governa questo paese sotto i vessilli di una compagine, che si dice politica, nata da strategie volute e progettate dalla mafia, dalla massoneria e dai “servizi deviati”? E, a scanso di equivoci, detto da sentenze passate in giudicato e non da visionari invasati e pieni d'odio.
Cosa dire se non: andate via, liberate il paese perché siete la sua “iattura”. Forse qualcuno andrà, ma non a nome nostro. Noi abbiamo la visione di un paese possibile e diverso che si stava iniziando a intravedere, ma è stato pugnalato da volontà nemiche del paese e vive solo per alimentare i propri interessi e quelli dei loro padroni.
Loro in quelle piscine nuotano con destrezza e noi goffamente arranchiamo, provando con fatica a rimanere a galla. La soluzione è semplice e a portata di mano.