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Una Biennale di arte contemporanea a Gaza.

2024-12-06 13:22

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Una Biennale di arte contemporanea a Gaza.

Gli artisti palestinesi lanciano un appello per la Biennale di GazaUn progetto promosso dall'Al Risan Art Museum per trasformare il dolore in arte e r

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Gli artisti palestinesi lanciano un appello per la Biennale di Gaza
Un progetto promosso dall'Al Risan Art Museum per trasformare il dolore in arte e resistenza

Portare speranza attraverso l’arte in un territorio segnato dalla distruzione. Questo è l’ambizioso obiettivo di un gruppo di artisti palestinesi che, nonostante le difficoltà, sta lavorando per realizzare la prima Biennale di Gaza. Promossa dall’Al Risan Art Museum, fondato in Cisgiordania nel 2021, l’iniziativa vuole mettere in luce la creatività degli artisti della Striscia, offrendo loro una piattaforma internazionale per raccontare la loro realtà e resilienza.

Un progetto simbolico e necessario

L’idea è stata rilanciata dal giovane artista Tasneem Shatat, che ha spiegato come questa biennale voglia assurgere al livello delle grandi esposizioni d’arte mondiali, diventando un simbolo di speranza per il futuro. "Organizzare una biennale in un territorio sotto assedio è un atto di resistenza in sé", ha dichiarato Shatat. La scelta di puntare su un evento ciclico, con cadenza biennale, riflette un augurio: che la Gaza del futuro possa essere un luogo di pace e cultura.

Sfide logistiche e collaborazioni internazionali

Il progetto coinvolge circa 50 artisti, molti dei quali vivono ancora sotto assedio a Gaza, mentre altri sono emigrati in Egitto o in altre nazioni. La difficoltà principale riguarda la possibilità di far uscire le opere dalla Striscia, complicata dalle restrizioni imposte. Per superare questi ostacoli, si sta pensando di esporre opere digitali o organizzare collaborazioni a distanza con artisti della Cisgiordania e di altri paesi.

L’invito si rivolge anche a istituzioni e gallerie d’arte internazionali, affinché si uniscano al progetto, ospitando mostre e dando visibilità al lavoro degli artisti palestinesi. Parallelamente, è stata avviata una raccolta fondi per reperire i 90mila dollari necessari a finanziare l’evento e sostenere la pratica artistica nella Striscia.

Arte come resistenza

L’iniziativa rappresenta una potente risposta alla distruzione: raccontare, attraverso l’arte, la vita che resiste e prospera nonostante tutto. La Biennale di Gaza vuole essere non solo un evento artistico, ma anche un messaggio politico e culturale, ricordando al mondo il dramma della Striscia e l’umanità che vi resiste.

“L’arte è il linguaggio universale che può unire e sensibilizzare, anche nei luoghi più difficili del mondo”, ha detto Shatat. Il successo di questa biennale dipenderà dal coraggio delle istituzioni che sceglieranno di sostenerla, dimostrando che l’arte può davvero trasformare il dolore in speranza. (fonte: 

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