
"Alienazione Sociale e Delinquenza: Verso una Ricerca di Redenzione e Riforma"
Nella società odierna, ci troviamo di fronte a un aumento della delinquenza, a un'escalation spregiudicata e violenta dell'individualismo, nonché all'affermarsi di miti asociali e alienanti. La causa di questo squilibrio va attribuita alla stessa società, alla sua organizzazione e alle sue strutture politico-economiche. Tale situazione porta a un degrado del tenore di vita dei cittadini, soprattutto perché l'organizzazione politico-economica non offre strumenti adeguati per un possibile miglioramento. Assistiamo così a una concentrazione di potere nelle mani di pochi individui e a una distribuzione errata della ricchezza, che non solo offende il concetto di giustizia, ma anche la dignità dei cittadini. Ciò genera un senso di insicurezza sociale diffuso: insicurezza riguardo al proprio lavoro, al salario e soprattutto all'equilibrio familiare e sociale. Questa insicurezza non solo causa ansia, ma fa sentire ai cittadini di non appartenere alla società e di essere emarginati. Nel tentativo di sopravvivenza, il cittadino si sente solo e abbandonato, spesso associandosi a piccoli gruppi con interessi temporanei e diventando avversario degli altri individui, percepiti come concorrenti per il medesimo potere. Nemmeno coloro che sono esclusi da questa competizione si sentono meglio spiritualmente, poiché la loro dignità calpestata viene ipocritamente celata, portando talvolta a comportamenti amorali. Anche chi vive gravi difficoltà economiche tende a ritirarsi dall'azione sociale, il che è disastroso poiché lascia che avventurieri politici cinicamente strumentalizzino l'alienazione sociale a proprio vantaggio. Come può il cittadino redimersi da questa alienazione desolante? Innanzitutto, uscendo dalla propria solitudine e partecipando attivamente a comitati, associazioni e cooperative per promuovere un'azione sociale. Questo costituirebbe un primo passo per prevenire l'aggravarsi della delinquenza. Un altro aspetto cruciale, per contrastare l'espansione del fenomeno criminale, riguarda i politici, i quali dovrebbero rinunciare ai loro privilegi e promuovere la riforma delle strutture economiche e sociali, sostenendo le famiglie con un reddito universale e ripristinando la dignità loro negata. Tuttavia, è evidente che ciò non avviene; al contrario, i nostri politici difendono con vigore i loro privilegi, dimenticandosi dei bisogni delle famiglie. I figli non possono crescere in sicurezza in questa società precaria, e se non vogliamo vederli rivolti contro di noi, accusandoci di cinismo e indifferenza morale, dobbiamo agire per evitare di tramandare loro un mondo intriso di paura e insicurezza. Come afferma Platone, per trovare la luce bisogna uscire dalla caverna per acquisire una piena consapevolezza di sé. "È troppo presto" e "è troppo tardi", come dice Gustave Flaubert ne "L'educazione sentimentale". La libertà non è un prodotto della cultura: essa era presente in misura maggiore prima dell'avvento di qualsiasi cultura e ha subito restrizioni con l'avanzare della civiltà", come sostiene Sigmund Freud ne "Il disagio della civiltà". (Insegnante Anna Riggio)
