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5.5 Osservazioni al punto 5.5 ripreso del programma europeo 2024-05-10

2024-05-11 17:18

Luigi Rino Pettinari

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5.5 Osservazioni al punto 5.5 ripreso del programma europeo 2024-05-10

5.5 Osservazioni al punto 5.5 ripreso del programma europeo 2024-05-10 5.5 LOTTA AI REATI AMBIENTALI E ALLE ECOMAFIE La criminalità ambientale è la te

5.5 Osservazioni al punto 5.5 ripreso del programma europeo 2024-05-10


 

5.5 LOTTA AI REATI AMBIENTALI E ALLE ECOMAFIE


 

La criminalità ambientale è la terza attività criminale al mondo e cresce del 5-7% all’anno. Molto redditizi e meno rischiosi di altri, i crimini ambientali hanno ripercussioni considerevoli sull’ambiente e sulla salute umana. Si tratta di reati difficili da individuare, perseguire e punire, anche per la penetrazione dei comitati mafiosi nei sistemi e organismi di controllo sempre demandati alla politica , per cui si rendono necessari strumenti di indagine specifici e innovativi , ma sopra tutto è necessario creare sistemi di controllo transnazionali dove i controllori non abbiano interessi col territorio controllato I crimini ambientali sono spesso perpetrati da mafie e altre organizzazioni criminali che agiscono su base transnazionale, ma con forte radicalizzazione nel territorio dove si compie il reato per cui va rafforzata la collaborazione tra magistrati e forze dell’ordine dei diversi Stati membri dell’UE. A livello di Unione europea sono due le misure rilevanti: la direttiva sulla tutela penale dell’ambiente, un’iniziativa normativa che si inserisce nel contesto più generale del Green Deal, con cui l’Unione si è impegnata ad attuare una nuova strategia globale per la protezione e il miglioramento dello stato dell’ambiente, e la Strategia per contrastare la criminalità organizzata 2021-2025 nella quale la lotta alla criminalità ambientale è uno degli obiettivi principali da perseguire. Il limite è quello che ogni Stato sulla legislazione penale difende le proprie prerogative, risultando difficile poi individuare un sistema di reati comune a tutti. La legislazione dei singoli Paesi UE in tema di reati ambientali è, inoltre, ancora troppo diseguale e prevede soluzioni normative molto variabili tra loro. Per rispondere in modo efficace e coeso, l’Unione europea deve scendere in campo con più convinzione. Solo con una armonizzazione a livello comunitario delle norme sarà possibile ottenere risultati credibili. (In rosso le osservazioni)