
L'umanità non è sindacabile: Un appello alla consapevolezza e all'azione
Citazione di apertura: "Se senti il dolore sei vivo, se senti il dolore degli altri sei umano." – Lev Tolstoj
Confesso che, mettendomi a scrivere ciò che vorrei trasmettervi, non saprei da che parte iniziare. La questione è talmente sensibile e delicata, e di una vergogna talmente alta, che mi chiedo: cosa penseranno le persone di ciò che accade all'umanità durante le guerre e durante le scelte egoistiche dell’essere umano, quando decide di far valere i propri interessi senza considerare il dolore e la sofferenza che crea agli altri?
Il Dolore e la Sofferenza degli Animali
Dolore e sofferenza sono due termini che mi sono tornati in mente vedendo delle immagini che immortalavano persone (non saprei come chiamarle) che, senza alcuna utilità necessaria a conseguire un obiettivo, manifestavano accanimento e aggressività gratuita e inopportuna su animali. Questi sono esseri che sentono il dolore fisico e il dolore come sentimento, mostrando affetto quando vengono coccolati.
Per la prima volta in vita mia ho provato odio e disprezzo verso qualcuno. Da persona mite, confesso che se fossi stato presente durante quelle gesta, avrei reagito con una tale intensità da rendere pan per focaccia a quei disumani che, forse per gusto, scaricavano le loro frustrazioni su quelle povere bestie col destino già segnato.
La Mia Trasformazione: Da Mite a Difensore degli Animali
Non sono mai stato un animalista integralista, anche se ho sempre avuto a cuore le sorti degli animali. Quando li vedo in difficoltà, randagi, malati, abbandonati, feriti e sono contro la caccia, mai avrei immaginato un giorno di schierarmi contro gli umani, pardon, contro i disumani. Ho iniziato una presa di coscienza che oltre alle battaglie sociali, di giustizia e di etica, mi ha portato a una nuova consapevolezza di forte ingiustizia che si manifesta in luoghi protetti dalla cosiddetta proprietà privata.
Il Macello degli Orrori e le Sue Implicazioni
Questa vicenda del "macello degli orrori" ha fatto nascere in me alcune questioni fondamentali:
Distinzione tra animali domestici e animali da business: Dove esistono animali da business destinati al consumo umano, si dovrebbe intervenire affinché tutti i luoghi della filiera, dalla stalla al macello, vengano considerati proprietà comune e non privata, permettendo così un controllo cittadino.
Accesso ai luoghi della filiera: Dare ai cittadini la possibilità di accedere a questi luoghi, che attualmente sono veri e propri bunker invalicabili.
Rafforzamento della legge 544 del codice penale: Estendere la protezione agli animali da business, garantendo una tutela più incisiva anche per loro.
Riconoscimento giuridico della soggettività animale: Dare copertura legislativa diretta agli animali, riconoscendone la soggettività.
Modifica dell'articolo 9 della Costituzione: Rafforzare la tutela ambientale e animale per permettere ai legislatori di emanare leggi più severe per garantire il benessere animale.
Separazione tra controllati e controllori: Superare il concetto di proprietà privata nei luoghi della produzione zootecnica e considerare gli animali come beni comuni.
Eliminazione delle pratiche religiose di macellazione crudele: Abolire le pratiche che causano sofferenze prolungate agli animali, spesso giustificate da motivi religiosi.
Conclusione: Un Appello alla Civiltà
Considero questo mio contributo alla causa animalista un punto di partenza per iniziare una lotta che permetta un'evoluzione dell'umanità. Questa evoluzione deve riflettersi anche nei comportamenti e atteggiamenti verso la guerra, considerando il dolore e le sofferenze che provocano. Gaza, in questi giorni, ci dovrebbe insegnare qualcosa. Gli occhi dei bambini, degli esseri che soffrono, sono gli stessi di quegli animali che abbiamo visto nei video.