


L'"orma fenicia" di Palermo si riferisce alla configurazione urbanistica originaria della città, fondata dai Fenici tra il VII e il VI secolo a.C. Questa struttura è ancora parzialmente riconoscibile nel centro storico odierno. Il termine "orma" indica l'impronta lasciata dai Fenici nella disposizione delle strade e degli edifici , costretti, semza dubbio, dalla conformazione orografica del territorio composta da uno sperone rocciosa disegnato dalle foci di due torrenti: Kemonia e Papireto- .
- L'urbanistica di Palermo ha radici antichissime ed è il risultato della sovrapposizione di diverse culture che hanno dominato la città nel corso dei millenni. Il suo impianto urbano è stato influenzato inizialmente dai Fenici, poi dai Romani, dagli Arabi, dai Normanni e dalle successive dominazioni.
- 1. L'Impianto Fenicio-Punico (VIII-VI sec. a.C.)
- I Fenici, fondatori della città nel VII-VI secolo a.C., la chiamarono Zyz e la svilupparono su un’area compresa tra i due fiumi Kemonia e Papireto (oggi interrati). La città era divisa in:
- Paleapolis (città vecchia), nella zona dell'attuale Palazzo dei Normanni.
- Neapolis (città nuova), più vicina al mare, nell'area del Cassaro (oggi Corso Vittorio Emanuele).
L'impianto fenicio si basava su un asse viario principale che attraversava la città da est a ovest, collegando la parte alta (fortificata) con il porto. - 2. L'Urbanistica Romana (III sec. a.C. – V sec. d.C.)
- Con la conquista romana nel 254 a.C., la città subì un'importante ristrutturazione urbana, con:
- Strade ortogonali secondo il modello romano del decumanus maximus (Cassaro) e cardo maximus (oggi via Roma).
- Forum (piazza principale) nella zona dell’attuale Piazza Pretoria.
- Acquedotti e terme pubbliche.
- 3. Palermo Islamica (IX-XI sec.)
- Durante la dominazione araba (IX-XI sec.), Palermo divenne una delle città più importanti del Mediterraneo, con un impianto urbanistico tipicamente islamico:
- Strade strette e tortuose, tipiche della medina.
- Quartieri distinti (Kalsa, Seralcadi, Al Halisah, Al Qasr).
- Costruzione di mercati coperti (suq) e giardini irrigati.
- Mura di difesa rinforzate e nuove porte di accesso.
- 4. Palermo Normanna e Sveva (XI-XIII sec.)
- Con i Normanni, Palermo mantenne l’impianto arabo ma subì importanti trasformazioni monumentali:
- Ampliamento del Palazzo Reale e costruzione della Cappella Palatina.
- Cattedrale di Palermo nel 1185.
- Chiese normanno-arabe, come San Giovanni degli Eremiti.
- Riorganizzazione dei quartieri e costruzione di nuove mura difensive.
- 5. L'espansione rinascimentale e barocca (XVI-XVIII sec.)
- Nel periodo spagnolo (XVI-XVII sec.), Palermo si espanse oltre le mura medievali:
- Via Maqueda e i Quattro Canti: crocevia monumentale tra Cassaro e Via Maqueda, creando un impianto a croce.
- Teatri, piazze e fontane monumentali, come Piazza Pretoria e il Teatro Massimo.
- Nuove fortificazioni per difendere il porto.
- 6. Palermo Moderna e Contemporanea
- XIX sec.: demolizione di alcune mura e creazione di Via Roma.
- XX sec.: espansione urbana, costruzione di Viale della Libertà, e quartieri borghesi.
- Dopo la Seconda Guerra Mondiale: boom edilizio e speculazione immobiliare (Sacco di Palermo).
- Oggi: rivalutazione del centro storico con restauri di edifici storici e miglioramenti urbanistici.
- Conclusione
- L’urbanistica di Palermo è il risultato di una continua stratificazione storica, con un impianto ancora oggi leggibile:
- Il Cassaro (asse principale dai Fenici ai Romani).
- Le tracce medievali nei quartieri arabi e normanni.
- Le grandi trasformazioni spagnole e barocche.
- L’espansione ottocentesca e moderna.
1 -Il Cassaro: l’asse principale di Palermo dai Fenici ai Romani
- Il Cassaro, oggi Corso Vittorio Emanuele, è la strada più antica di Palermo e ha rappresentato il principale asse viario della città fin dall’epoca fenicia. Il suo tracciato ha mantenuto una continuità urbanistica per oltre 2.500 anni, adattandosi ai diversi dominatori che si sono succeduti.
- 1.1 Il Cassaro Fenicio (VIII-VI sec. a.C.)
- Quando i Fenici fondarono Palermo (Zyz), svilupparono la città tra i due fiumi Kemonia e Papireto, con un impianto urbano lineare che collegava la Paleapolis (zona del Palazzo Reale) alla Neapolis (vicina al mare).
- Il Cassaro nasce come strada principale dell’insediamento fenicio, con funzione di collegamento tra il porto e il centro abitato.
- Si trattava probabilmente di una via commerciale, costeggiata da edifici e botteghe.
- 1.2. Il Cassaro in Epoca Romana (III sec. a.C. – V sec. d.C.)
- Dopo la conquista romana nel 254 a.C., Palermo venne riorganizzata secondo l’impianto urbanistico tipico delle città romane:
- Il Cassaro divenne il decumanus maximus, l’asse principale della città.
- Intersecava il cardo maximus (oggi Via Roma) nei pressi dell’attuale Quattro Canti, formando la croce viaria tipica delle città romane.
- Lungo il Cassaro si trovavano edifici pubblici, templi e mercati, con il forum probabilmente situato nei pressi di Piazza Pretoria.
- 1.3. Il Cassaro nel Medioevo (IX-XV sec.)
- Durante la dominazione araba (IX-XI sec.), il Cassaro rimase la via principale della città, ma la sua struttura cambiò:
- Le strade divennero più strette e tortuose.
- Vennero costruite nuove mura e porte di accesso, tra cui la Porta di Castro e la Porta Nuova (poi ricostruita).
- Si svilupparono i quartieri arabi, con il suq (mercato) lungo il percorso.
- Con i Normanni (XI-XIII sec.), il Cassaro mantenne la sua centralità:
- Vi sorsero edifici monumentali come la Cattedrale di Palermo (1185).
- Il Palazzo Reale divenne il centro del potere normanno, arricchito dalla Cappella Palatina.
- 1.4. Il Cassaro in Età Spagnola (XVI-XVII sec.)
- Nel XVI secolo, sotto il dominio spagnolo, il Cassaro subì un’importante trasformazione:
- Venne allungato fino al mare, creando un collegamento diretto con il porto.
- Furono costruiti i Quattro Canti (1609-1620), il punto di intersezione con la nuova Via Maqueda, che riorganizzò la città con una pianta a croce.
- Lungo il Cassaro vennero costruiti palazzi nobiliari e chiese barocche, tra cui la Chiesa di San Giuseppe dei Teatini.
- 1.5. Il Cassaro Oggi
- Oggi il Cassaro è ancora una delle strade più importanti di Palermo:
- Nel 2018 è stato pedonalizzato nel tratto tra la Cattedrale e Piazza Villena (Quattro Canti).
- È un percorso turistico che collega i principali monumenti della città:
- Palazzo dei Normanni e Cappella Palatina
- Cattedrale di Palermo
- Quattro Canti e Piazza Pretoria
- Chiesa di San Giuseppe dei Teatini
- Porta Felice e il mare
- Conclusione
- Il Cassaro è la spina dorsale della storia urbanistica di Palermo: nato come strada fenicia, divenne il decumanus maximus romano, il cuore della città araba e normanna, e il centro dell’espansione spagnola. Oggi mantiene la sua importanza come via storica e culturale della città.
2. - Le tracce medievali nei quartieri arabi e normanni di Palermo
L'urbanistica medievale di Palermo è segnata dalle dominazioni araba (IX-XI secolo) e normanna (XI-XIII secolo), che hanno lasciato un’impronta profonda nella struttura della città. Ancora oggi, nei quartieri storici si possono riconoscere elementi tipici dell’urbanistica islamica, successivamente adattati dai Normanni e dagli Svevi.
2.1. I Quartieri Arabi e la Struttura Islamica della Città (IX-XI sec.)
Durante la dominazione araba (827-1072), Palermo, chiamata Balarm, divenne una delle città più importanti del Mediterraneo. L’impianto urbano subì una trasformazione radicale, con la creazione di nuovi quartieri, chiamati ḥārat, e l’adattamento delle fortificazioni.
Principali caratteristiche della città araba:
- Strade strette e tortuose, tipiche della medina, per proteggere dal sole e facilitare la difesa.
- Quartieri distinti (ḥārat), ciascuno con una funzione specifica:
- Al Qasr (Cassaro): la città fortificata, centro politico e amministrativo.
- Al Halisah (Kalsa): il quartiere degli emiri, con palazzi e giardini.
- Seralcadi: area residenziale e commerciale.
- Rabas: i quartieri popolari fuori le mura.
- Mercati coperti (suq) e attività commerciali lungo le vie principali.
- Moschee e bagni pubblici (ḥammām), alcuni dei quali riutilizzati dopo l’arrivo dei Normanni.
Tracce arabe ancora visibili oggi
- La Kalsa: conserva l’impianto originale con vicoli e cortili chiusi.
- L’antico Cassaro (oggi Corso Vittorio Emanuele) segue ancora il tracciato principale della città islamica.
- I bagni arabi di Cefalà Diana, esempio della tecnologia idraulica araba.
2.2. Il Cassaro e l’Urbanistica Normanna (XI-XIII sec.)
Dopo la conquista normanna nel 1072, Palermo mantenne molte delle strutture arabe ma con nuove aggiunte di tipo romano e bizantino.
Cambiamenti normanni nell’urbanistica:
- Mantenimento della struttura araba, ma con ampliamenti e adattamenti.
- Costruzione di nuove chiese e monasteri sulle antiche moschee.
- Ampliamento delle mura cittadine e nuove porte, come Porta Nuova.
- Uso di giardini e sistemi idraulici arabi, come il Genoardo, il grande parco normanno.
Tracce normanne ancora visibili oggi
- Il Palazzo dei Normanni, costruito sui resti della cittadella araba, con la Cappella Palatina.
- San Giovanni degli Eremiti, con cupole rosse di ispirazione araba.
- La Zisa e la Cuba, palazzi normanni con decorazioni arabe e sistemi idrici originari.
- La Cattedrale di Palermo, costruita sopra una precedente moschea.
Conclusione
Palermo è una città dove l’eredità araba e normanna convivono ancora oggi nel tessuto urbano. Nei quartieri storici come la Kalsa, il Cassaro e Seralcadi, si possono riconoscere le tracce di un’urbanistica medievale che ha mescolato elementi islamici, bizantini e occidentali.
3. - Le grandi trasformazioni spagnole e barocche di Palermo (XVI-XVIII secolo)
Durante il dominio spagnolo (1516-1713), Palermo subì una profonda trasformazione urbanistica e architettonica. La città divenne un centro monumentale barocco, con nuove piazze, chiese e palazzi nobiliari. Il governo spagnolo attuò interventi che modificarono profondamente il tessuto urbano medievale, creando l’impianto viario che oggi caratterizza il centro storico.
3.1. L’espansione della città e il nuovo asse viario
Uno dei principali interventi fu la creazione di un nuovo asse viario ortogonale che si sovrappose alla struttura medievale e araba:
- Via Maqueda (1599-1601): voluta dal viceré Bernardino de Cárdenas, tagliò la città in senso nord-sud, incrociando il Cassaro (oggi Corso Vittorio Emanuele).
- I Quattro Canti (1609-1620): la monumentale piazza ottagonale, chiamata anche Teatro del Sole, divenne il cuore della città, dividendo Palermo in quattro quartieri storici (Mandamenti).
Questa riorganizzazione impose un modello urbanistico razionale e scenografico, tipico del Barocco, con la creazione di assi prospettici e punti focali monumentali.
3.2. Monumenti e architettura barocca
L’urbanistica spagnola fu accompagnata dalla costruzione di piazze, chiese e fontane barocche, che oggi caratterizzano Palermo.
Le grandi opere barocche spagnole:
- Chiesa di San Giuseppe dei Teatini (1612): uno dei migliori esempi di barocco siciliano, situata ai Quattro Canti.
- Piazza Pretoria e la Fontana Pretoria (1574): una delle più scenografiche piazze d’Italia, con la famosa “Fontana della Vergogna”.
- Chiesa del Gesù (Casa Professa, 1590-1636): una delle chiese barocche più sfarzose della città.
- Chiesa di Santa Caterina (XVI-XVII sec.): un capolavoro con affreschi e marmi intarsiati.
- Oratori barocchi: come l’Oratorio di San Lorenzo e l’Oratorio del Rosario di Santa Cita, con stucchi di Giacomo Serpotta.
- Palazzi nobiliari: come Palazzo Mirto e Palazzo Comitini, con facciate e interni decorati secondo il gusto barocco.
3.3. Fortificazioni e sviluppo del porto
Per difendere Palermo dagli attacchi ottomani e corsari:
- Furono costruite nuove mura e bastioni, rafforzando il sistema difensivo.
- Venne ampliato e modernizzato il porto, favorendo il commercio con la Spagna e il Mediterraneo.
3.4. La città barocca e la sua eredità
Le trasformazioni spagnole e barocche hanno dato a Palermo il suo aspetto monumentale e scenografico. L’incontro tra l’urbanistica rinascimentale e lo stile barocco siciliano ha lasciato un’impronta indelebile nel centro storico, che ancora oggi conserva il fascino di quell’epoca.
4- L’espansione ottocentesca e moderna di Palermo
Nel corso dell’Ottocento e del Novecento, Palermo visse un’intensa fase di trasformazione urbanistica e architettonica. Da città ancora prevalentemente racchiusa nelle sue mura medievali, si espanse con nuovi viali, quartieri e edifici rappresentativi della modernità. Questa fase fu caratterizzata da un forte sviluppo economico, influenzato dalle nuove esigenze borghesi e industriali.
4.1. L’espansione ottocentesca: il taglio delle mura e il nuovo asse di sviluppo
Con l’Unità d’Italia (1861), Palermo subì una modernizzazione secondo il modello delle grandi capitali europee.
Principali trasformazioni urbane nel XIX secolo
Apertura di Via Roma (1894-1936)
- Una delle più grandi opere urbanistiche dell’epoca.
- Creata per migliorare la viabilità tra la Stazione Centrale e il porto, tagliando il tessuto medievale.
- Caratterizzata da edifici in stile neoclassico ed eclettico.
Creazione di Viale della Libertà (dal 1860 in poi)
- Ampio viale alberato che divenne l’asse dell’espansione borghese.
- Costruzione di ville in stile Liberty, simbolo dell’élite imprenditoriale palermitana.
Demolizione di alcune parti delle mura medievali
- L’abbattimento delle mura permise lo sviluppo di nuovi quartieri.
- Piazza Politeama divenne un nuovo centro della città moderna.
4.2. Il Liberty e il rinnovamento architettonico (fine XIX - inizi XX sec.)
Nel primo Novecento, Palermo divenne un importante centro dell’architettura Liberty, grazie alla borghesia legata al commercio e alla floricoltura.
Esempi di architettura Liberty
- Villino Florio (1899-1902) di Ernesto Basile.
- Teatro Massimo (1897), il più grande teatro d’opera d’Italia.
- Hotel Villa Igiea (1900), esempio di residenza aristocratica in stile Liberty.
4.3. Lo sviluppo del Novecento: espansione e speculazione edilizia
Nel dopoguerra, Palermo subì una forte crescita urbana, spesso disordinata e legata a speculazioni edilizie.
Cambiamenti del XX secolo
Il Sacco di Palermo (1950-1980)
- Distruzione di molte ville Liberty per far posto a palazzi moderni.
- Crescita caotica di periferie senza un piano urbanistico ben definito.
Crescita della periferia
- Costruzione di nuovi quartieri come Borgo Nuovo, Bonagia, Cep.
- Forte aumento demografico con edilizia popolare.
Rivalutazione del centro storico (anni 2000-2020)
- Restauri di edifici storici.
- Pedonalizzazione di aree come il Cassaro.
Conclusione
Dall’Ottocento a oggi, Palermo ha vissuto una continua trasformazione, passando da città murata a metropoli moderna. Oggi, la sfida è bilanciare lo sviluppo urbano con la tutela del patrimonio storico.
FONTI:
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Storia di Palermo fenicia - Wikipedia
"I fenici in Sicilia: cinque luoghi sulle tracce dalla storia"


