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L' orma fenicia di Palermo

2025-01-30 11:25

Il Bradipo

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L' orma fenicia di Palermo

L'urbanistica di Palermo ha radici antichissime ed è il risultato della sovrapposizione di diverse culture che hanno dominato la città nel corso dei m

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L'"orma fenicia" di Palermo si riferisce alla configurazione urbanistica originaria della città, fondata dai Fenici tra il VII e il VI secolo a.C. Questa struttura è ancora parzialmente riconoscibile nel centro storico odierno. Il termine "orma" indica l'impronta lasciata dai Fenici nella disposizione delle strade e degli edifici , costretti, semza dubbio, dalla conformazione orografica del territorio composta da uno sperone rocciosa disegnato dalle foci di due torrenti: Kemonia e Papireto- .

 

  • L'urbanistica di Palermo ha radici antichissime ed è il risultato della sovrapposizione di diverse culture che hanno dominato la città nel corso dei millenni. Il suo impianto urbano è stato influenzato inizialmente dai Fenici, poi dai Romani, dagli Arabi, dai Normanni e dalle successive dominazioni.

 

  • 1. L'Impianto Fenicio-Punico (VIII-VI sec. a.C.)
  • I Fenici, fondatori della città nel VII-VI secolo a.C., la chiamarono Zyz e la svilupparono su un’area compresa tra i due fiumi Kemonia e Papireto (oggi interrati). La città era divisa in:
  • Paleapolis (città vecchia), nella zona dell'attuale Palazzo dei Normanni.
  • Neapolis (città nuova), più vicina al mare, nell'area del Cassaro (oggi Corso Vittorio Emanuele).
    L'impianto fenicio si basava su un asse viario principale che attraversava la città da est a ovest, collegando la parte alta (fortificata) con il porto.
  • 2. L'Urbanistica Romana (III sec. a.C. – V sec. d.C.)
  • Con la conquista romana nel 254 a.C., la città subì un'importante ristrutturazione urbana, con:
  • Strade ortogonali secondo il modello romano del decumanus maximus (Cassaro) e cardo maximus (oggi via Roma).
  • Forum (piazza principale) nella zona dell’attuale Piazza Pretoria.
  • Acquedotti e terme pubbliche.
  • 3. Palermo Islamica (IX-XI sec.)
  • Durante la dominazione araba (IX-XI sec.), Palermo divenne una delle città più importanti del Mediterraneo, con un impianto urbanistico tipicamente islamico:
  • Strade strette e tortuose, tipiche della medina.
  • Quartieri distinti (Kalsa, Seralcadi, Al Halisah, Al Qasr).
  • Costruzione di mercati coperti (suq) e giardini irrigati.
  • Mura di difesa rinforzate e nuove porte di accesso.
  • 4. Palermo Normanna e Sveva (XI-XIII sec.)
  • Con i Normanni, Palermo mantenne l’impianto arabo ma subì importanti trasformazioni monumentali:
  • Ampliamento del Palazzo Reale e costruzione della Cappella Palatina.
  • Cattedrale di Palermo nel 1185.
  • Chiese normanno-arabe, come San Giovanni degli Eremiti.
  • Riorganizzazione dei quartieri e costruzione di nuove mura difensive.
  • 5. L'espansione rinascimentale e barocca (XVI-XVIII sec.)
  • Nel periodo spagnolo (XVI-XVII sec.), Palermo si espanse oltre le mura medievali:
  • Via Maqueda e i Quattro Canti: crocevia monumentale tra Cassaro e Via Maqueda, creando un impianto a croce.
  • Teatri, piazze e fontane monumentali, come Piazza Pretoria e il Teatro Massimo.
  • Nuove fortificazioni per difendere il porto.
  • 6. Palermo Moderna e Contemporanea
  • XIX sec.: demolizione di alcune mura e creazione di Via Roma.
  • XX sec.: espansione urbana, costruzione di Viale della Libertà, e quartieri borghesi.
  • Dopo la Seconda Guerra Mondiale: boom edilizio e speculazione immobiliare (Sacco di Palermo).
  • Oggi: rivalutazione del centro storico con restauri di edifici storici e miglioramenti urbanistici.
  • Conclusione
  • L’urbanistica di Palermo è il risultato di una continua stratificazione storica, con un impianto ancora oggi leggibile:
  • Il Cassaro (asse principale dai Fenici ai Romani).
  • Le tracce medievali nei quartieri arabi e normanni.
  • Le grandi trasformazioni spagnole e barocche.
  • L’espansione ottocentesca e moderna.

 

1 -Il Cassaro: l’asse principale di Palermo dai Fenici ai Romani

  • Il Cassaro, oggi Corso Vittorio Emanuele, è la strada più antica di Palermo e ha rappresentato il principale asse viario della città fin dall’epoca fenicia. Il suo tracciato ha mantenuto una continuità urbanistica per oltre 2.500 anni, adattandosi ai diversi dominatori che si sono succeduti.
  • 1.1 Il Cassaro Fenicio (VIII-VI sec. a.C.)
  • Quando i Fenici fondarono Palermo (Zyz), svilupparono la città tra i due fiumi Kemonia e Papireto, con un impianto urbano lineare che collegava la Paleapolis (zona del Palazzo Reale) alla Neapolis (vicina al mare).
  • Il Cassaro nasce come strada principale dell’insediamento fenicio, con funzione di collegamento tra il porto e il centro abitato.
  • Si trattava probabilmente di una via commerciale, costeggiata da edifici e botteghe.
  • 1.2. Il Cassaro in Epoca Romana (III sec. a.C. – V sec. d.C.)
  • Dopo la conquista romana nel 254 a.C., Palermo venne riorganizzata secondo l’impianto urbanistico tipico delle città romane:
  • Il Cassaro divenne il decumanus maximus, l’asse principale della città.
  • Intersecava il cardo maximus (oggi Via Roma) nei pressi dell’attuale Quattro Canti, formando la croce viaria tipica delle città romane.
  • Lungo il Cassaro si trovavano edifici pubblici, templi e mercati, con il forum probabilmente situato nei pressi di Piazza Pretoria.
  • 1.3. Il Cassaro nel Medioevo (IX-XV sec.)
  • Durante la dominazione araba (IX-XI sec.), il Cassaro rimase la via principale della città, ma la sua struttura cambiò:
  • Le strade divennero più strette e tortuose.
  • Vennero costruite nuove mura e porte di accesso, tra cui la Porta di Castro e la Porta Nuova (poi ricostruita).
  • Si svilupparono i quartieri arabi, con il suq (mercato) lungo il percorso.
  • Con i Normanni (XI-XIII sec.), il Cassaro mantenne la sua centralità:
  • Vi sorsero edifici monumentali come la Cattedrale di Palermo (1185).
  • Il Palazzo Reale divenne il centro del potere normanno, arricchito dalla Cappella Palatina.
  • 1.4. Il Cassaro in Età Spagnola (XVI-XVII sec.)
  • Nel XVI secolo, sotto il dominio spagnolo, il Cassaro subì un’importante trasformazione:
  • Venne allungato fino al mare, creando un collegamento diretto con il porto.
  • Furono costruiti i Quattro Canti (1609-1620), il punto di intersezione con la nuova Via Maqueda, che riorganizzò la città con una pianta a croce.
  • Lungo il Cassaro vennero costruiti palazzi nobiliari e chiese barocche, tra cui la Chiesa di San Giuseppe dei Teatini.
  • 1.5. Il Cassaro Oggi
  • Oggi il Cassaro è ancora una delle strade più importanti di Palermo:
  • Nel 2018 è stato pedonalizzato nel tratto tra la Cattedrale e Piazza Villena (Quattro Canti).
  • È un percorso turistico che collega i principali monumenti della città:
    • Palazzo dei Normanni e Cappella Palatina
    • Cattedrale di Palermo
    • Quattro Canti e Piazza Pretoria
    • Chiesa di San Giuseppe dei Teatini
    • Porta Felice e il mare
  • Conclusione
  • Il Cassaro è la spina dorsale della storia urbanistica di Palermo: nato come strada fenicia, divenne il decumanus maximus romano, il cuore della città araba e normanna, e il centro dell’espansione spagnola. Oggi mantiene la sua importanza come via storica e culturale della città.

 

2. - Le tracce medievali nei quartieri arabi e normanni di Palermo

L'urbanistica medievale di Palermo è segnata dalle dominazioni araba (IX-XI secolo) e normanna (XI-XIII secolo), che hanno lasciato un’impronta profonda nella struttura della città. Ancora oggi, nei quartieri storici si possono riconoscere elementi tipici dell’urbanistica islamica, successivamente adattati dai Normanni e dagli Svevi.

2.1. I Quartieri Arabi e la Struttura Islamica della Città (IX-XI sec.)

Durante la dominazione araba (827-1072), Palermo, chiamata Balarm, divenne una delle città più importanti del Mediterraneo. L’impianto urbano subì una trasformazione radicale, con la creazione di nuovi quartieri, chiamati ḥārat, e l’adattamento delle fortificazioni.

Principali caratteristiche della città araba:

  • Strade strette e tortuose, tipiche della medina, per proteggere dal sole e facilitare la difesa.
  • Quartieri distinti (ḥārat), ciascuno con una funzione specifica:
    • Al Qasr (Cassaro): la città fortificata, centro politico e amministrativo.
    • Al Halisah (Kalsa): il quartiere degli emiri, con palazzi e giardini.
    • Seralcadi: area residenziale e commerciale.
    • Rabas: i quartieri popolari fuori le mura.
  • Mercati coperti (suq) e attività commerciali lungo le vie principali.
  • Moschee e bagni pubblici (ḥammām), alcuni dei quali riutilizzati dopo l’arrivo dei Normanni.

Tracce arabe ancora visibili oggi

  • La Kalsa: conserva l’impianto originale con vicoli e cortili chiusi.
  • L’antico Cassaro (oggi Corso Vittorio Emanuele) segue ancora il tracciato principale della città islamica.
  • I bagni arabi di Cefalà Diana, esempio della tecnologia idraulica araba.

2.2. Il Cassaro e l’Urbanistica Normanna (XI-XIII sec.)

Dopo la conquista normanna nel 1072, Palermo mantenne molte delle strutture arabe ma con nuove aggiunte di tipo romano e bizantino.

Cambiamenti normanni nell’urbanistica:

  • Mantenimento della struttura araba, ma con ampliamenti e adattamenti.
  • Costruzione di nuove chiese e monasteri sulle antiche moschee.
  • Ampliamento delle mura cittadine e nuove porte, come Porta Nuova.
  • Uso di giardini e sistemi idraulici arabi, come il Genoardo, il grande parco normanno.

Tracce normanne ancora visibili oggi

  • Il Palazzo dei Normanni, costruito sui resti della cittadella araba, con la Cappella Palatina.
  • San Giovanni degli Eremiti, con cupole rosse di ispirazione araba.
  • La Zisa e la Cuba, palazzi normanni con decorazioni arabe e sistemi idrici originari.
  • La Cattedrale di Palermo, costruita sopra una precedente moschea.

Conclusione

Palermo è una città dove l’eredità araba e normanna convivono ancora oggi nel tessuto urbano. Nei quartieri storici come la Kalsa, il Cassaro e Seralcadi, si possono riconoscere le tracce di un’urbanistica medievale che ha mescolato elementi islamici, bizantini e occidentali.

 

 

3. - Le grandi trasformazioni spagnole e barocche di Palermo (XVI-XVIII secolo)

Durante il dominio spagnolo (1516-1713), Palermo subì una profonda trasformazione urbanistica e architettonica. La città divenne un centro monumentale barocco, con nuove piazze, chiese e palazzi nobiliari. Il governo spagnolo attuò interventi che modificarono profondamente il tessuto urbano medievale, creando l’impianto viario che oggi caratterizza il centro storico.

3.1. L’espansione della città e il nuovo asse viario

Uno dei principali interventi fu la creazione di un nuovo asse viario ortogonale che si sovrappose alla struttura medievale e araba:

  • Via Maqueda (1599-1601): voluta dal viceré Bernardino de Cárdenas, tagliò la città in senso nord-sud, incrociando il Cassaro (oggi Corso Vittorio Emanuele).
  • I Quattro Canti (1609-1620): la monumentale piazza ottagonale, chiamata anche Teatro del Sole, divenne il cuore della città, dividendo Palermo in quattro quartieri storici (Mandamenti).

Questa riorganizzazione impose un modello urbanistico razionale e scenografico, tipico del Barocco, con la creazione di assi prospettici e punti focali monumentali.

3.2. Monumenti e architettura barocca

L’urbanistica spagnola fu accompagnata dalla costruzione di piazze, chiese e fontane barocche, che oggi caratterizzano Palermo.

Le grandi opere barocche spagnole:

  • Chiesa di San Giuseppe dei Teatini (1612): uno dei migliori esempi di barocco siciliano, situata ai Quattro Canti.
  • Piazza Pretoria e la Fontana Pretoria (1574): una delle più scenografiche piazze d’Italia, con la famosa “Fontana della Vergogna”.
  • Chiesa del Gesù (Casa Professa, 1590-1636): una delle chiese barocche più sfarzose della città.
  • Chiesa di Santa Caterina (XVI-XVII sec.): un capolavoro con affreschi e marmi intarsiati.
  • Oratori barocchi: come l’Oratorio di San Lorenzo e l’Oratorio del Rosario di Santa Cita, con stucchi di Giacomo Serpotta.
  • Palazzi nobiliari: come Palazzo Mirto e Palazzo Comitini, con facciate e interni decorati secondo il gusto barocco.

3.3. Fortificazioni e sviluppo del porto

Per difendere Palermo dagli attacchi ottomani e corsari:

  • Furono costruite nuove mura e bastioni, rafforzando il sistema difensivo.
  • Venne ampliato e modernizzato il porto, favorendo il commercio con la Spagna e il Mediterraneo.

3.4. La città barocca e la sua eredità

Le trasformazioni spagnole e barocche hanno dato a Palermo il suo aspetto monumentale e scenografico. L’incontro tra l’urbanistica rinascimentale e lo stile barocco siciliano ha lasciato un’impronta indelebile nel centro storico, che ancora oggi conserva il fascino di quell’epoca.

 

 

4- L’espansione ottocentesca e moderna di Palermo

Nel corso dell’Ottocento e del Novecento, Palermo visse un’intensa fase di trasformazione urbanistica e architettonica. Da città ancora prevalentemente racchiusa nelle sue mura medievali, si espanse con nuovi viali, quartieri e edifici rappresentativi della modernità. Questa fase fu caratterizzata da un forte sviluppo economico, influenzato dalle nuove esigenze borghesi e industriali.

4.1. L’espansione ottocentesca: il taglio delle mura e il nuovo asse di sviluppo

Con l’Unità d’Italia (1861), Palermo subì una modernizzazione secondo il modello delle grandi capitali europee.

Principali trasformazioni urbane nel XIX secolo

Apertura di Via Roma (1894-1936)

  • Una delle più grandi opere urbanistiche dell’epoca.
  • Creata per migliorare la viabilità tra la Stazione Centrale e il porto, tagliando il tessuto medievale.
  • Caratterizzata da edifici in stile neoclassico ed eclettico.

Creazione di Viale della Libertà (dal 1860 in poi)

  • Ampio viale alberato che divenne l’asse dell’espansione borghese.
  • Costruzione di ville in stile Liberty, simbolo dell’élite imprenditoriale palermitana.

Demolizione di alcune parti delle mura medievali

  • L’abbattimento delle mura permise lo sviluppo di nuovi quartieri.
  • Piazza Politeama divenne un nuovo centro della città moderna.

4.2. Il Liberty e il rinnovamento architettonico (fine XIX - inizi XX sec.)

Nel primo Novecento, Palermo divenne un importante centro dell’architettura Liberty, grazie alla borghesia legata al commercio e alla floricoltura.

Esempi di architettura Liberty

  • Villino Florio (1899-1902) di Ernesto Basile.
  • Teatro Massimo (1897), il più grande teatro d’opera d’Italia.
  • Hotel Villa Igiea (1900), esempio di residenza aristocratica in stile Liberty.

4.3. Lo sviluppo del Novecento: espansione e speculazione edilizia

Nel dopoguerra, Palermo subì una forte crescita urbana, spesso disordinata e legata a speculazioni edilizie.

Cambiamenti del XX secolo

Il Sacco di Palermo (1950-1980)

  • Distruzione di molte ville Liberty per far posto a palazzi moderni.
  • Crescita caotica di periferie senza un piano urbanistico ben definito.

Crescita della periferia

  • Costruzione di nuovi quartieri come Borgo Nuovo, Bonagia, Cep.
  • Forte aumento demografico con edilizia popolare.

Rivalutazione del centro storico (anni 2000-2020)

  • Restauri di edifici storici.
  • Pedonalizzazione di aree come il Cassaro.

Conclusione

Dall’Ottocento a oggi, Palermo ha vissuto una continua trasformazione, passando da città murata a metropoli moderna. Oggi, la sfida è bilanciare lo sviluppo urbano con la tutela del patrimonio storico.

 

FONTI: 

balarm.it

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Palermo fu fondata come città-porto dai coloni Fenici di Tiro (l'odierno Libano) tra il VII e il VI secolo a.C..

"I fenici in Sicilia: cinque luoghi sulle tracce dalla storia

 

 

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