FERMIAMO IL MASSACRO IN PALESTINA
Chiediamo con urgenza che la comunità internazionale agisca per fermare immediatamente il massacro in corso nei territori palestinesi e in Libano. I numeri parlano chiaro: sono migliaia i civili che hanno perso la vita, tra cui un numero allarmante di donne e bambini. Solo nella Striscia di Gaza, nelle ultime settimane, si registrano oltre 46.000 morti e più di 109.000 feriti, mentre in Libano i bombardamenti continuano a mietere vittime innocenti.
Questa violenza indiscriminata sta provocando una crisi umanitaria senza precedenti. Migliaia di famiglie sono rimaste senza casa, i sistemi sanitari sono al collasso, e gli aiuti umanitari sono bloccati o insufficienti.
Le conseguenze di questo conflitto non si fermano ai confini di Gaza e del Libano. L’intera area mediorientale è sull’orlo di una destabilizzazione totale, con ripercussioni devastanti per la pace e la sicurezza globale. Le tensioni si stanno aggravando, alimentando divisioni e ostilità che rischiano di trascinare ulteriormente la regione in un conflitto senza fine.
Facciamo appello alle Nazioni Unite, all'Unione Europea e a tutte le potenze mondiali affinché intervengano immediatamente per porre fine alle violenze, proteggere i civili e avviare un percorso di dialogo che porti a una pace duratura e giusta.
È necessario mettere fine a questo ciclo di morte e distruzione. La vita di ogni essere umano è sacra e non può essere sacrificata sull’altare di interessi politici o militari. La voce di chi soffre non può continuare a essere ignorata.
Uniamoci per chiedere giustizia, dignità e pace per il popolo palestinese e per tutti i popoli colpiti da questa tragedia.
FERMIAMO IL MASSACRO, ORA!
FERMIAMO IL MASSACRO IN MEDIO ORIENTE - questi i numeri -
Chiediamo con urgenza che la comunità internazionale agisca per fermare immediatamente i massacri in corso nei territori palestinesi, in Libano, Yemen, Iran e Siria.
Gaza e Palestina
Dal 7 ottobre 2023, la Striscia di Gaza ha subito una devastante offensiva che ha causato oltre 46.000 morti e più di 109.000 feriti. Secondo un'analisi pubblicata su The Lancet, il numero reale delle vittime potrebbe superare le 70.000, con il 59% costituito da donne, bambini e anziani.
Libano
In Libano, i recenti bombardamenti hanno provocato numerose vittime civili, tra cui personale medico, bambini e anziani. Il bilancio è di 275 morti e oltre 700 feriti.
Yemen
Lo Yemen continua a essere teatro di conflitti che mietono vittime tra la popolazione civile, aggravando una già critica crisi umanitaria. Gli attacchi aerei hanno colpito la capitale Sanaa e altre regioni, causando morti e feriti tra i civili.
Iran
In Iran, le tensioni regionali hanno portato a scontri che hanno causato vittime tra la popolazione civile, inclusi donne e bambini. Le autorità iraniane hanno denunciato attacchi "brutali" contro obiettivi nel paese.
Siria
La Siria continua a essere devastata da conflitti interni ed esterni. Recenti scontri nel nord del paese hanno causato almeno 37 morti, tra cui cinque civili.
Israele
Anche Israele ha subito attacchi che hanno provocato vittime civili. Il conflitto in corso ha causato la morte di numerosi cittadini israeliani, inclusi donne e bambini.
Questa violenza indiscriminata sta provocando una crisi umanitaria senza precedenti. Migliaia di famiglie sono rimaste senza casa, i sistemi sanitari sono al collasso e gli aiuti umanitari sono bloccati o insufficienti.
Le conseguenze di questi conflitti non si fermano ai confini dei paesi coinvolti. L’intera area mediorientale è sull’orlo di una destabilizzazione totale, con ripercussioni devastanti per la pace e la sicurezza globale. Le tensioni si stanno aggravando, alimentando divisioni e ostilità che rischiano di trascinare ulteriormente la regione in un conflitto senza fine.
Facciamo appello alle Nazioni Unite, all'Unione Europea e a tutte le potenze mondiali affinché intervengano immediatamente per porre fine alle violenze, proteggere i civili e avviare un percorso di dialogo che porti a una pace duratura e giusta.
È necessario mettere fine a questo ciclo di morte e distruzione. La vita di ogni essere umano è sacra e non può essere sacrificata sull’altare di interessi politici o militari. La voce di chi soffre non può continuare a essere ignorata.
Uniamoci per chiedere giustizia, dignità e pace per tutti i popoli colpiti da queste tragedie.
FERMIAMO IL MASSACRO, ORA!
FONTI
Rainews
The Lancet: "A Gaza fino a 78mila morti". Siria, oggi Tajani a Damasco
Sgomento per i due ostaggi trovati morti a Rafah, Idf - RaiNews
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