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Referendum deliberativo

2025-01-26 11:16

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Referendum deliberativo

- L'autorevolezza per proporre l'introduzione di uno strumento come il “referendum deliberativo” deriva dalla consapevolezza acquisita grazie a due fo

- L'autorevolezza per proporre l'introduzione di uno strumento come il “referendum deliberativo” deriva dalla consapevolezza acquisita grazie a due fondamentali “regole” che come Paese ci siamo dati:

Articolo 1 della Costituzione italiana
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Articolo 8 del Testo Unico degli Enti Locali (TUEL)
Approvato con il Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, questo articolo disciplina le modalità di partecipazione dei cittadini nell’ambito delle amministrazioni locali, promuovendo strumenti di democrazia partecipativa e consultazione popolare a livello locale.

Partecipazione popolare (principali disposizioni)

  • Valorizzazione delle associazioni e della partecipazione popolare: I comuni e le province promuovono libere forme associative e organismi di partecipazione popolare.
  • Strumenti di consultazione: Gli statuti comunali prevedono modalità di consultazione della popolazione, inclusi i referendum, anche su richiesta di un numero minimo di cittadini.
  • Trasparenza e garanzie: Gli statuti devono assicurare piena e tempestiva conoscenza delle questioni oggetto di consultazione e garantire parità di accesso alle posizioni sostenute dai soggetti favorevoli e contrari.
  • Presentazione di istanze, petizioni e proposte: È possibile proporre interventi per la tutela di interessi collettivi.

Il referendum deliberativo in Italia

Il referendum deliberativo rappresenta una proposta per ampliare il sistema democratico italiano, consentendo ai cittadini di partecipare direttamente alle decisioni su specifiche questioni legislative. Tuttavia, al momento, questa forma di referendum non è prevista dalla Costituzione italiana, che disciplina principalmente due tipi di referendum:

Referendum abrogativo (art. 75 della Costituzione)
Consente ai cittadini di abrogare, in tutto o in parte, una legge o un atto avente forza di legge. Richiede la raccolta di almeno 500.000 firme o la richiesta da parte di cinque Consigli regionali. Il referendum è valido solo se partecipa la maggioranza degli aventi diritto al voto (quorum).

Referendum costituzionale (art. 138 della Costituzione)
Si tiene per approvare o respingere una legge di revisione costituzionale o altre leggi costituzionali, su richiesta di almeno 1/5 dei membri di una Camera, 500.000 elettori o 5 Consigli regionali. In questo caso non è previsto un quorum di partecipazione.

Cos’è il referendum deliberativo?

A differenza dei referendum abrogativo e costituzionale, il referendum deliberativo consentirebbe ai cittadini di proporre e approvare direttamente nuove leggi o modifiche legislative, senza passare attraverso l’iniziativa parlamentare. Questo strumento di democrazia diretta è già diffuso in altri Paesi, come la Svizzera.

Referendum deliberativo a livello comunale
Negli statuti comunali è possibile introdurre strumenti di partecipazione diretta, inclusi referendum di tipo deliberativo, purché rispettino la normativa nazionale e regionale. Gli statuti possono disciplinare:

  • Modalità di proposta: Chi può proporre il referendum (ad esempio, un numero minimo di cittadini o associazioni).
  • Oggetto delle decisioni: Materie di interesse locale su cui il referendum può intervenire.
  • Effetti: Gli esiti del referendum possono essere vincolanti per l’amministrazione locale.

Esempi di utilizzo in Italia

Alcuni comuni italiani hanno già introdotto strumenti di democrazia diretta avanzata:

  • Bologna e Parma: Modelli di partecipazione più inclusivi nei loro statuti.
  • Trento e Bolzano: Referendum deliberativi vincolanti su alcune materie.

Vantaggi e limiti del referendum deliberativo

Vantaggi:

  • Promuove la partecipazione attiva dei cittadini nella gestione locale.
  • Può risolvere impasse politiche su temi rilevanti.
  • Accresce la fiducia nelle istituzioni.

Limiti:

  • Non può intervenire su materie di esclusiva competenza statale o regionale.

L'introduzione del referendum deliberativo negli statuti comunali rappresenta un’opportunità concreta per avvicinare i cittadini alla gestione della cosa pubblica, senza necessità di modifiche costituzionali.

Differenza tra referendum propositivo e deliberativo

  • Referendum propositivo: Serve a proporre norme o misure. L'effetto giuridico non è vincolante, ma obbliga l’organo deliberativo a esaminare la proposta.
  • Referendum deliberativo: Consente ai cittadini di prendere direttamente una decisione con effetto vincolante e immediato.

In sintesi, il referendum propositivo stimola il dibattito, mentre quello deliberativo consente ai cittadini di decidere direttamente su questioni specifiche.