redazione@associazioneacaim.it

Associazione Culturale Cittadini Attivi in Movimento 

La "cura" economica della destra al governo

2024-02-15 00:26

Vincenzo Fiore

Tavoli Lavoro, Reddito Universale,

La "cura" economica della destra al governo

Grandi preoccupazioni sono alimentate nei confronti degli ultimi dati economici e dalle variazioni del potere d'acquisto che vengono diffuse dagli osservatori e

095530040-14fd0297-fe40-44de-a5eb-b3ba64ef76d1.jpeg

Grandi preoccupazioni sono alimentate nei confronti degli ultimi dati economici e dalle variazioni del potere d'acquisto che vengono diffuse dagli osservatori economici e dalla Banca d'Italia. Tuttavia, è importante considerare diversi fattori e tenere presente il contesto più ampio. Analizziamoli questi fattori:

Produzione industriale: Una diminuzione del 2,5% indica una contrazione nell'attività industriale, che è influenzata da vari fattori, tra cui l'andamento dell'economia globale, la domanda interna ed esterna, le condizioni di mercato e non ultime le misure economiche adottate da chi ci governa che ha sistematicamente cancellato tutte le tutele economiche che proteggevano i vari comparti industriali.

Investimenti delle imprese: Una diminuzione del 5,8% negli investimenti potrebbe indicare una certa incertezza o paura da parte delle imprese nel fare nuovi investimenti, il che potrebbe riflettere le condizioni economiche generali o le aspettative future.

Potere d'acquisto delle famiglie: Una diminuzione del 1,2% hanno un impatto sulle spese delle famiglie e sul loro benessere finanziario complessivo.

Credito bancario a famiglie e imprese: Una diminuzione del 2,8% ha influenzato la disponibilità di credito per le famiglie e le imprese, con provate implicazioni sull'attività economica complessiva.

Prezzo dei generi alimentari: Un aumento del 9,8% potrebbe impattare sul bilancio familiare e sull'inflazione complessiva, con potenziali conseguenze sull'economia domestica.

Profitti delle banche: L'aumento dei profitti delle banche può essere visto come un segnale positivo per il settore finanziario? o è importante considerare come questo influenza negativamente l'economia nel suo insieme e la distribuzione della ricchezza nel paese?

Ricordiamoci che l'analisi dei dati economici è una questione complessa che può essere influenzata da molteplici fattori. Le misure politiche e le politiche economiche che si adottano hanno un impatto significativo e di indirizzo sull'andamento dell'economia. Certamente sono state adottate riflessioni sui fatti in discussione ma è innegabile che di “numeri” stiamo dibattendo  che certamente non mentono.

Attendiamo inermi che le condizioni economiche migliorino e che misure adeguate vengano adottate per sostenere il benessere delle famiglie e la crescita economica? o ci mobilitiamo democraticamente quali cittadini consapevoli?

Solo dopo un anno di governo delle destre e dopo il devastante governo Draghi ci troviamo, come ci informa l'ISTAT e la Banca d'Italia, a leggere dei dati che fanno rizzare i capelli in testa:

Produzione industriale: Una diminuzione del 2,5%;

Investimenti delle imprese: Una diminuzione del 5,8%;

Potere d'acquisto delle famiglie: Una diminuzione del 1,2%;

Credito bancario a famiglie e imprese: Una diminuzione del 2,8%;

Prezzo dei generi alimentari: Un aumento del 9,8%.

I numeri che riportiamo parlano chiaro ma le famiglie in questo paese  vivono questi “numeri” e gli colano addosso come resine che immobilizzano. Le statistiche confermano un crollo delle principali attività economiche, dalla produzione industriale ai crediti e agli investimenti delle imprese, mentre i profitti delle banche sono in vertiginoso aumento. Non è un caso, esse sono i risultati di scelte politiche scellerate e disumane. E' difficile non vedere un'evidente asimmetria tra i diversi “piani” sociali " e, purtroppo, ci accorgiamo che i più deboli stanno già pagando un prezzo altissimo grazie a questa "rivoluzione" economica idiota e scellerata, voluta dalle destre per restituire i “favori” ricevuti dai loro padroni. E' giusto chiedersi in che direzione sta andando il Paese. E soprattutto, come potremmo “prevenire” che i cittadini, sempre di più, finiscano a cibarsi nelle mense sempre più affollate della Caritas? Subiamo inermi aspettando che completino il loro piano scellerato, stiamo a guardare mentre continuano a devastarci la vita, continuiamo a girarci i pollici, aspettando che qualcuno intervenga a salvarci, o ci “muoviamo” prima che sia troppo tardi? Mobilitazione generale dei cittadini in difesa dei nostri diritti costituzionali, questa è la risposta non ci sono alternative. (Fonte: ISTAT e Banca d'Italia)

napoli-code-davanti-alla-caritas-poveri-1399416.jpeg

Napoli, esplode la crisi sociale