PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA POPOLARE
Titolo: Introduzione di una Tassa Unica per Reddito e Garanzia di Servizi Essenziali Gratuiti
Art. 1 - Oggetto e finalità La presente legge istituisce un sistema di contribuzione proporzionale al reddito per il finanziamento dei servizi pubblici essenziali e l'eliminazione della povertà, garantendo l'accesso gratuito ai beni e ai servizi fondamentali per tutti i cittadini italiani.
Art. 2 - Tassa Unica per Reddito
Ogni cittadino italiano con reddito è tenuto a contribuire con una percentuale proporzionale al proprio reddito annuale a un fondo nazionale destinato alla copertura dei servizi pubblici essenziali.
La contribuzione è determinata secondo la seguente struttura progressiva:
Scaglione di Reddito (€) | Aliquota (%) |
---|---|
Fino a 20.000 | 0% |
20.001 - 50.000 | 5% |
50.001 - 100.000 | 15% |
100.001 - 250.000 | 25% |
250.001 - 500.000 | 35% |
Oltre 500.000 | 40% |
I cittadini con un reddito inferiore alla soglia di povertà non sono soggetti al pagamento della tassa e ricevono un'integrazione economica fino al raggiungimento di un reddito minimo dignitoso.
Art. 3 - Servizi essenziali garantiti
I seguenti servizi saranno garantiti gratuitamente a tutti i cittadini, essendo finanziati dalla Tassa Unica per Reddito: a) Fornitura di acqua potabile e servizi igienico-sanitari di base; b) Energia elettrica e gas per il fabbisogno domestico minimo; c) Trasporto pubblico locale e nazionale; d) Servizi sanitari di base e istruzione fino ai livelli superiori; e) Istruzione primaria, secondaria fino ai livelli universitari.
Art. 4 - Contrasto all'evasione fiscale
L'evasione della Tassa Unica per Reddito è considerata un reato grave contro l'equità sociale e la coesione nazionale.
Chiunque evada il pagamento della tassa sarà soggetto a pene detentive proporzionate all'importo evaso, oltre a sanzioni economiche.
Sono previste misure di monitoraggio e controllo per garantire la corretta applicazione della presente legge.
Art. 5 - Disposizioni finali
Entro sei mesi dall'entrata in vigore della presente legge, il Governo è tenuto a emanare i decreti attuativi necessari alla sua piena applicazione.
La presente legge entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Fonti
Sistema fiscale progressivo – Concetti derivati dalla tassazione progressiva presente in vari Paesi, come il modello scandinavo.
Reddito minimo garantito – Ispirato a misure di reddito di base presenti in Spagna (Ingreso Mínimo Vital) e alla sperimentazione del reddito di base in Finlandia.
Servizi pubblici gratuiti – Pratiche già adottate in alcuni settori nei Paesi nordici e nel welfare state europeo.
Lotta all’evasione fiscale – Normative simili esistono in Italia (D.Lgs. 74/2000) e in altri Stati con severe pene detentive per frode fiscale.
Alcune fonti che approfondiscono i modelli di tassazione progressiva nei paesi scandinavi e le misure di reddito minimo garantito in Spagna e Finlandia:
Modelli di tassazione progressiva nei paesi scandinavi:
Il "modello svedese" rappresenta un sistema socio-economico caratterizzato da un'elevata tassazione progressiva combinata con un forte stato sociale. Questo modello è stato adottato non solo in Svezia, ma anche in altri paesi nordici come Norvegia, Finlandia, Danimarca e Islanda. Wikipedia, l'enciclopedia libera
Secondo un articolo del Corriere della Sera, il sistema fiscale danese applica imposte elevate sui redditi personali, ma queste sono bilanciate da servizi pubblici di alta qualità, contribuendo a una percezione positiva del sistema fiscale da parte dei cittadini.
Reddito minimo garantito in Spagna:
La Spagna ha introdotto l'Ingreso Mínimo Vital, una misura di sostegno economico per le famiglie in situazione di vulnerabilità. I requisiti per accedere a questo beneficio includono avere un'età compresa tra 23 e 65 anni (salvo eccezioni per chi ha figli a carico) e risiedere legalmente in Spagna da almeno un anno. Comites Madrid
Esperimento di reddito di base in Finlandia:
La Finlandia ha condotto un esperimento pilota tra il 2017 e il 2018, fornendo a 2.000 disoccupati di età compresa tra 25 e 58 anni un reddito mensile di 560 euro esentasse. I partecipanti potevano scegliere liberamente se cercare lavoro o meno, senza che ciò influenzasse l'importo ricevuto.