
Il concetto di cittadinanza e disuguaglianza sociale, come delineato da T.H. Marshall (Thomas Humphrey Marshall è stato un sociologo e storico delle istituzioni e delle culture contemporanee inglese), mette in luce l'interazione tra il sistema dei diritti e lo sviluppo dello Stato moderno. Marshall distingue tra tre categorie di diritti fondamentali che si sono evoluti nel corso del tempo: i diritti civili, politici e sociali.
Diritti civili: Questi diritti includono la libertà personale, la proprietà, la giustizia e altri diritti associati alla vita quotidiana di un individuo all'interno di una comunità. Il loro sviluppo è spesso collegato alla nascita dello Stato di diritto e alle istituzioni che garantiscono la loro tutela.
Diritti politici: Con l'evoluzione della democrazia, questi diritti riguardano la partecipazione dei cittadini alla vita politica, come il diritto di voto e di essere eletti. Istituzioni come i parlamenti e i partiti politici sono gli enti che permettono l'esercizio di questi diritti. Aggiungiamo il diritto a partecipare direttamente attraverso l'utilizzo ddella Democrazia Diretta e partecipata, quando quei diritti vengono disattesi.
Diritti sociali: Si riferiscono al diritto alla sicurezza economica e al benessere, come l'accesso alla salute, all'istruzione e ad altre forme di protezione sociale. Questi diritti devono sono garantiti da sistemi di welfare e altre politiche pubbliche.
Marshall sottolinea che la piena appartenenza alla cittadinanza si realizza solo quando i cittadini partecipano equamente a tutti questi diritti, e che la disuguaglianza sociale diventa accettabile solo se bilanciata dall'uguaglianza di cittadinanza, intesa come parità di accesso ai diritti e ai doveri di ciascun cittadino.
La riflessione moderna, come quella proposta da John Bendix (insegnante all'Università di Zurigo, Svizzera, Scienze politiche), nella sua voce dell'Enciclopedia delle Scienze Sociali, si concentra maggiormente sul concetto sociologico di cittadinanza e sul suo sviluppo storico, dando rilievo all'importanza della Rivoluzione francese e dell'Illuminismo. Questi eventi hanno ridefinito la cittadinanza in termini di libertà, eguaglianza e diritti, promuovendo un concetto universale di appartenenza allo Stato-nazione, che noi oggi preferiamo chiamare Paese..
Bendix evita di soffermarsi sugli aspetti normativi della cittadinanza, preferendo concentrarsi sulle implicazioni sociali e politiche. Questa differenza di approccio riflette una prospettiva più globale e teorica della cittadinanza, sottolineando come le questioni legate alla disuguaglianza e all'inclusione siano centrali per comprendere l'evoluzione dello Stato moderno e la società contemporanea. (Fonte Historia Ludens)
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