In fondo, chi siamo? Siamo cittadini, ognuno portatore delle proprie esperienze, cultura, difetti e problemi, uniti da una grande sete di "comunità" e di giustizia. Teniamo molto al nostro paese e al benessere dei nostri concittadini, quelli umiliati, impauriti, indifesi.
"Non facciamo altro che chiedere ai cittadini, che troviamo inginocchiati, di alzarsi dritti sulla schiena e di pretendere i propri diritti".
Contestati, vessati, minacciati, ci siamo incontrati a Roma il 30 settembre del 2023 e, cocciutamente, convinti di essere dalla parte giusta, abbiamo deciso di confluire in un'Associazione Culturale perché siamo certi che il paese lo cambiamo con l'arte e la cultura. Noi siamo gli eredi morali di Casaleggio e Grillo e la loro idea di rivoluzione gentile, di rabbia controllata, di intelligenza collettiva in pratica la mettiamo.
Ci siamo organizzati in Collegi, così li abbiamo chiamati, anche perché in questi organismi nessuno comanda; essi nascono quando un cittadino decide di entrare nella nostra comunità. Sono pensati per regioni, comuni, zone e/o porzioni di territori omogenei. All'accusa di correntismo o portatori di cordate noi rispondiamo con i fatti e il lavoro. I nostri tavoli tematici trattano di:
Reddito Universale Indifferenziato di Base per tutti; di un no cosciente all'autonomia differenziata; di denuncia allo stato di abbandono dell'edilizia pubblica.
Denunciamo: la privatizzazione selvaggia; il degrado della sanità pubblica; il malessere di chi “ospita” animali domestici.
Trattiamo infine di obbligatorietà del voto; di empori solidali; del degrado dei territori e in particolare del Bosco Niscemi a Palermo o del recupero della linea ferrata storica tra Leonforte e Nicosia. Ci confrontiamo e ci scambiamo informazioni e opinioni con altre associazioni a noi vicine . Dove sono le correnti, dove vedono le cordate. Noi non parliamo, nei nostri tavoli di lavoro, di strategie per arraffare consenso e voti, non siamo ossessionati dalle competizioni elettorali. Progettiamo metodologie per far crescere il cittadino, renderlo informato e curioso, costruiamo progetti per portarli nelle aule universitarie e tra i banchi dei licei; pensiamo eventi che spieghino con semplicità, attraverso l'arte, la politica e la necessità di scegliere in modo consapevole. Progettiamo un metodo per migliorarci, crescere e proteggere i nostri luoghi.
Noi stiamo seduti su sedie impagliate e scomode e ci ritroviamo ostili a coloro che siedono su poltrone in pelle comodissime; essi ci esortano a non continuare perché non è ancora chiaro se danneggiamo loro o i loro interessi.