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IL MANIFESTO DI VENTOTENE

2025-03-20 11:54

Vincenzo Fiore

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IL MANIFESTO DI VENTOTENE

IL MANIFESTO DI VENTOTENEPER UN’EUROPA LIBERA E UNITAIl Manifesto di Ventotene fu redatto nel 1941 da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Color

IL MANIFESTO DI VENTOTENE

PER UN’EUROPA LIBERA E UNITA

 

Introduzione

Il Manifesto di Ventotene fu redatto nel 1941 da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni, durante il loro confino sull’isola di Ventotene. Esso rappresenta uno dei documenti fondamentali per il movimento federalista europeo e per la costruzione dell’Unione Europea.

 

“Nel 1941, nella meravigliosa isola di Ventotene, battuta dal vento, Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, durante la dolorosa esperienza del confino condivisa con altri 800 uomini e donne invisi al regime fascista, scrivono il Manifesto di Ventotene. Realizzano una prima copia semiclandestina, ciclostilata, che sarà portata fuori dall'isola grazie anche al contributo di Ursula Hirschmann e Ada Rossi. Quel documento, fondamentale per la storia della nascita dell'Unione Europea, viene diffuso nel 1943, sempre in versione ciclostilata, in occasione del congresso di fondazione del Movimento Federalista Europeo”.

 

Prefazione

La civiltà moderna ha posto come suo fondamento il principio della libertà. Tuttavia, gli Stati nazionali hanno finito per sviluppare forme di potere autoritario e di competizione bellica, conducendo l’Europa a guerre devastanti. È necessario superare il nazionalismo e creare una federazione europea che garantisca pace e progresso.

 

Analisi critica

I. La crisi della civiltà moderna

Il primo capitolo evidenzia come la degenerazione degli Stati nazionali abbia portato alla guerra e alla distruzione. Il nazionalismo esasperato e la volontà di supremazia hanno reso impossibile una convivenza pacifica, dando origine a regimi autoritari come il fascismo e il nazismo. La critica è chiara: la sovranità assoluta degli Stati nazionali è una minaccia per la pace e il progresso umano. In questo senso, il Manifesto sottolinea l'urgenza di una trasformazione radicale delle strutture politiche esistenti.

II. Il compito del dopoguerra

Spinelli e Rossi individuano il rischio che, dopo la fine del conflitto, si tenti semplicemente di restaurare il vecchio ordine basato sugli Stati sovrani. La loro visione è lungimirante: il ritorno allo status quo ante porterebbe inevitabilmente a nuovi conflitti. La proposta innovativa consiste nella creazione di una federazione europea con poteri sovranazionali, capace di prevenire future guerre e garantire una cooperazione pacifica e duratura.

III. Verso la Federazione Europea

In questo capitolo si delineano gli elementi fondamentali di un’Europa federale: istituzioni comuni, una costituzione garantista e il superamento delle barriere economiche. L’idea di un mercato comune è anticipatrice dell’attuale Unione Europea, ma nel Manifesto è chiaramente legata a un obiettivo più ampio di unità politica. Il federalismo viene presentato non solo come una scelta pragmatica, ma come una necessità storica per impedire il ritorno di nazionalismi distruttivi.

IV. La rivoluzione sociale

La questione sociale è centrale: l’Europa unita non può limitarsi a essere un’unione politica ed economica, ma deve garantire giustizia sociale e benessere collettivo. La critica al capitalismo sfrenato è evidente: il Manifesto auspica un modello economico che impedisca la concentrazione di ricchezza e potere nelle mani di pochi. Questo aspetto si discosta dal modello attuale dell’Unione Europea, che ha privilegiato l’integrazione economica senza una parallela armonizzazione sociale.

V. La lotta per la libertà e la giustizia

Il Manifesto riconosce che la realizzazione dell’unità europea non sarà un processo spontaneo, ma richiederà un impegno attivo contro le resistenze conservatrici e reazionarie. Qui emerge la visione militante degli autori: l’unificazione europea è una battaglia da combattere con la mobilitazione politica e culturale. Questo messaggio resta attuale di fronte alle spinte nazionaliste e populiste che ancora oggi minano il progetto europeo.

 

Fonti:

 

Il Manifesto di Ventotene fu scritto nel 1941 da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni, durante il loro confino sull’isola di Ventotene. Il documento originale fu diffuso clandestinamente e poi pubblicato nel 1944 con il titolo Per un’Europa libera e unita.

Fonti autorevoli dove puoi trovare il testo originale e approfondimenti storici:

  1. Istituto Altiero Spinelliwww.istitutospinelli.it
  2. Archivio storico dell’Unione Europeawww.eui.eu
  3. Fondazione Ernesto Rossi ed Eugenio Colorniwww.fondazionerossicolorni.org
  4. Senato della Repubblica Italiana – Sezione documenti storici www.senato.it
  5. European Federalist Movement (Movimento Federalista Europeo)www.mfe.it