
La legislazione elettorale italiana è l'insieme delle norme che regolano i diversi tipi di elezioni nel Paese, dai livelli locali a quelli nazionali ed europei. Il sistema è caratterizzato da una combinazione di principi costituzionali, leggi ordinarie e regolamenti attuativi.
A) Principi costituzionali
La Costituzione italiana stabilisce i principi fondamentali in materia elettorale:
- Art. 1: La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme previste dalla Costituzione.
- Art. 48: Il voto è personale, eguale, libero e segreto.
- Art. 56 e 57: Disciplinano la composizione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica.
- Art. 58: Il Senato è eletto a suffragio universale dai cittadini con più di 18 anni.
- Art. 75: Regola il referendum abrogativo.
- Art. 138 e 139: Disciplinano il referendum costituzionale.
B) Leggi elettorali per i diversi livelli istituzionali
1. Elezioni politiche (Camera e Senato)
L'attuale sistema è regolato dalla Legge Rosato (L. 165/2017), un sistema misto noto come "Rosatellum":
- 36% dei seggi assegnati con il sistema maggioritario (collegi uninominali).
- 64% dei seggi assegnati con il sistema proporzionale (collegi plurinominali con liste bloccate).
- Soglie di sbarramento: 3% per i partiti singoli, 10% per le coalizioni.
2. Elezioni europee
Regolate dalla L. 18/1979, prevedono:
- Sistema proporzionale puro con preferenze.
- Circoscrizioni elettorali su base regionale.
- Soglia di sbarramento del 4%.
3. Elezioni regionali
Ogni Regione ha una propria legge elettorale, ma il modello prevalente è:
- Sistema misto proporzionale/maggioritario.
- Elezione diretta del Presidente della Regione.
- Premio di maggioranza per garantire governabilità.
4. Elezioni comunali e provinciali
- Comuni sopra i 15.000 abitanti: doppio turno con ballottaggio tra i primi due candidati sindaci se nessuno supera il 50%.
- Comuni sotto i 15.000 abitanti: turno unico con elezione a maggioranza relativa.
- Elezioni provinciali: dal 2014, con la riforma Delrio, i consiglieri provinciali e il presidente sono eletti dai sindaci e consiglieri comunali del territorio (elezione di secondo livello).
5. Referendum e iniziative popolari
- Referendum abrogativo (art. 75 Cost.): per eliminare una legge o un atto con forza di legge.
- Referendum costituzionale (art. 138 Cost.): su riforme della Costituzione.
- Referendum consultivi e locali: per coinvolgere la popolazione su specifiche questioni territoriali.
C) Evoluzione e dibattiti
La legislazione elettorale in Italia ha subito molte modifiche nel tempo, passando da sistemi proporzionali a sistemi misti, con continui dibattiti su rappresentatività e governabilità. La riforma del sistema elettorale è un tema ricorrente nella politica italiana, con proposte per introdurre un maggioritario puro, un ritorno al proporzionale o un sistema a doppio turno nazionale.
D) La proposta di Acaim per tutte le competizioni elettorale.
Il proporzionale puro con vincolo di mandato basato sui programmi sarebbe una vera rivoluzione nel sistema rappresentativo. Se ogni eletto fosse obbligato a rispettare il programma per cui è stato votato, e in caso di disaccordo l’unica opzione fosse la dimissione, si eliminerebbe gran parte dell'opportunismo politico e delle giravolte post-elettorali.
L'idea di abolire capilista e differenziazioni tra candidati va nella stessa direzione: togliere potere ai partiti nel determinare chi viene eletto e restituirlo interamente agli elettori. Questo eliminerebbe anche la falsa narrazione del “mi hanno votato in…” quando in realtà il sistema attuale spesso premia chi è più vicino alla leadership del partito piuttosto che chi ha reali consensi personali.
Sul piano costituzionale, la posizione di ACAiM è chiara: non toccare la Costituzione, ma renderla realmente efficace attraverso strumenti di Democrazia Partecipativa Vincolante. L’idea che il popolo sia sovrano solo nei limiti in cui gli viene concesso di esercitare la sovranità è una distorsione che ACAiM vuole superare, mettendo in pratica il vero spirito dell’Articolo 1 della Costituzione.
Un sistema così strutturato renderebbe il Parlamento un luogo in cui il popolo governa davvero, anziché essere uno spazio di negoziazione tra gruppi di potere. Ma per arrivarci servono strategie concrete: quali passi attuerà ACAiM per portare avanti questa visione? Questo lo sapremo presto.
Fonti:
1. Elezioni politiche nazionali (Camera dei deputati e Senato della Repubblica)
- Legge 3 novembre 2017, n. 165: Conosciuta come "Rosatellum", disciplina l'elezione dei membri della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica.
2. Elezioni del Parlamento Europeo
- Legge 24 gennaio 1979, n. 18: Regola l'elezione dei rappresentanti italiani al Parlamento Europeo.
3. Elezioni regionali, provinciali e comunali
Leggi regionali: Ogni regione italiana adotta una propria legge elettorale per disciplinare le elezioni del consiglio regionale e del presidente della giunta regionale.
Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267: Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, che disciplina le elezioni comunali e provinciali.
4. Referendum
Costituzione della Repubblica Italiana: Gli articoli 75 e 138 disciplinano, rispettivamente, il referendum abrogativo e il referendum costituzionale.
Legge 25 maggio 1970, n. 352: Contiene norme sui referendum previsti dalla Costituzione e sull'iniziativa legislativa del popolo.