
E' QUESTA LA SOLUZIONE CHE CI PROPONGONO?
PREMESSA:
Il costo degli alimenti di base, in generale, è aumentato nei recenti anni. Tuttavia, ci sono stati anche periodi di diminuzione e, in alcuni casi, specifiche categorie di prodotti hanno mostrato decrementi di prezzo.
Inflazione alimentare:
- Nel 2023, i prezzi dei beni alimentari sono aumentati in Italia, con un aumento del 13% rispetto al 2022 e del 44% rispetto al 2019.
- Nel febbraio 2025, il costo del cibo in Italia è aumentato del 2,60% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.
- L'inflazione alimentare in Italia è prevista essere del 2,50% entro la fine di questo trimestre.
Cambiamenti di prezzo:
- In alcuni periodi, si è osservata una diminuzione del costo dell'alimentazione, ma alcuni prodotti, come frutta e verdura, hanno visto un aumento.
- Alcuni studi hanno evidenziato che la riduzione dei prezzi di frutta e verdura potrebbe comportare un aumento degli acquisti.
- In generale, il costo dell'alimentazione è diminuito progressivamente, ma ci sono stati anche periodi di aumento.
Contesto:
- Nel 2023, la spesa media mensile per consumi delle famiglie, in valori correnti, è stata di 2.738 euro, in aumento rispetto al 2022, ma in termini reali è diminuita per effetto dell'inflazione.
- Per alimentari e bevande, le famiglie spendono in media 477 euro al mese, con la quota più importante destinata all'acquisto di carne.
- La spesa per patate, frutta e ortaggi è in media di 85 euro mensili, mentre quella per pane e cereali è di 80 euro.
Fonti:
- Inflazione alimentare in Italia
Aumento nel 2023: Nel 2023, i prezzi dei beni alimentari in Italia sono aumentati del 13% rispetto al 2022 e del 44% rispetto al 2019.
Febbraio 2025: Non sono disponibili dati specifici sull'inflazione alimentare per febbraio 2025. Tuttavia, l'inflazione generale in Italia è stata del 2,1% su base annua. Soldi Online
Previsioni per il primo trimestre 2025: Le previsioni indicano un'inflazione alimentare del 2,5% entro la fine del primo trimestre 2025. Trading Economics
- Variazioni dei prezzi degli alimenti
Nel 2023, si sono registrate fluttuazioni nei prezzi degli alimenti. Alcuni periodi hanno visto una diminuzione dei prezzi, ma prodotti come frutta e verdura hanno mostrato aumenti. www.altroconsumo.it
Studi hanno evidenziato che la riduzione dei prezzi di frutta e verdura potrebbe comportare un aumento degli acquisti, suggerendo una sensibilità dei consumatori a tali variazioni.
- Spesa media delle famiglie italiane nel 2023
La spesa media mensile per consumi delle famiglie italiane nel 2023 è stata di 2.738 euro, in aumento rispetto ai 2.625 euro del 2022. Tuttavia, in termini reali, si è registrata una diminuzione dell'1,5% a causa dell'inflazione. Istat
Per alimentari e bevande, le famiglie hanno speso in media 477 euro al mese, con la quota più significativa destinata all'acquisto di carne (113 euro, pari al 23,7% della spesa alimentare). Istat
La spesa media mensile per patate, frutta e ortaggi è stata di 85 euro, mentre quella per pane e cereali di 80 euro.
- Conclusione
I dati forniti sono in gran parte confermati dalle fonti ufficiali. Tuttavia, è importante notare che:
Non sono disponibili dati specifici sull'inflazione alimentare per febbraio 2025; l'inflazione generale è stata del 2,1% su base annua.
Le previsioni per l'inflazione alimentare nel primo trimestre 2025 indicano un valore del 2,5%.
La spesa media delle famiglie per alimentari e bevande nel 2023 è stata di 477 euro al mese, con dettagli specifici per categorie di prodotti.
La nostra idea:
D.C.S.A.B. – Decremento a Carico dello Stato sugli Alimenti di Base
Obiettivo: Garantire l’accesso universale ai beni fondamentali della vita, partendo dal cibo, attraverso un sistema di sostegno pubblico diretto alla filiera produttiva, senza scaricare il costo sui consumatori.
1. Funzionamento del sistema
Si crea un paniere di beni di prima necessità (es. pane, pasta, latte, legumi, frutta, verdura, ecc.).
Questi beni vengono venduti al cittadino a prezzi simbolici (es. pane a 1 centesimo al chilo).
Lo Stato versa alla filiera agroalimentare (produttori, trasformatori, distributori) la differenza tra il prezzo calmierato e il prezzo di mercato, garantendo la sostenibilità economica del sistema.
2. Meccanismo inverso all’IVA
L’IVA è una tassa che aumenta il prezzo finale di beni e servizi.
Il D.A.C.B. invece abbatte il prezzo, agendo come una “IVA negativa”, ridistribuendo ricchezza in forma diretta e immediata.
È un sistema che non penalizza i produttori, ma aiuta i cittadini, in particolare quelli con redditi bassi.
3. Estensione del paniere
Non solo alimenti: il sistema può estendersi a beni essenziali non alimentari, come:
farmaci di base,
prodotti per l’igiene,
materiali scolastici,
energia per i consumi minimi vitali.
4. Finanziamento
Si può finanziare con:
una riforma della fiscalità progressiva,
la riduzione di spese militari e apparati burocratici inefficienti,
una tassa sulle grandi transazioni finanziarie e sugli extraprofitti.
5. Impatti attesi
Diminuzione immediata della povertà alimentare.
Rilancio della filiera locale e sostenibile (meno sprechi, più qualità).
Valorizzazione del cibo come diritto, non come merce.
Fonti:
1. Esperienze storiche e internazionali
a. Prezzi calmierati e sussidi statali (vari paesi)
Francia e Germania post-bellica: interventi statali per mantenere basso il prezzo del pane e del latte.
Egitto (dal 1940 a oggi): il pane a prezzo calmierato è stato garantito dallo Stato per decenni.
Fonte: International Food Policy Research Institute (IFPRI), "Egypt’s Food Subsidy System"
b. Schemi di "negative sales tax" o "reverse VAT"
Discussi in economia come forme di sostegno diretto ai consumi per i beni di prima necessità.
Fonte: Joseph Stiglitz, “Economics of the Public Sector”
Fonte: James Tobin, “A proposal for monetary reform”, 1972 – idea della tassa Tobin, simile come logica redistributiva
c. Universal Basic Goods (UBG)
Proposte accademiche e politiche per fornire gratuitamente o a prezzi simbolici beni essenziali.
Fonte: Anna Coote et al., "Universal Basic Services", IGP Report, UCL, 2017
Fonte: Guy Standing, “Basic Income and How We Can Make It Happen”, 2017
2. Dati su povertà alimentare e necessità di intervento
FAO – The State of Food Security and Nutrition in the World 2023
Crescita della povertà alimentare in Europa e nel mondo.
ISTAT – Rapporto annuale 2023
In Italia oltre 3 milioni di persone in povertà assoluta; i più colpiti sono bambini e famiglie numerose.
Caritas Italiana – Rapporto Povertà 2023
Aumento delle richieste di pacchi alimentari del 20% rispetto al 2022.
3. Meccanismi di intervento pubblico sui prezzi
Reddito alimentare sperimentale (Italia)
Avviato a Genova e Napoli nel 2024: pacchi alimentari contro lo spreco per famiglie povere.
Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, 2024
Politiche agricole comuni (PAC)
L’UE già interviene a sostegno della filiera, ma non redistribuisce direttamente sul prezzo al cittadino.
4. Approfondimenti teorici utili
Amartya Sen – “Development as Freedom”
Il diritto all’alimentazione come base della libertà individuale.
Karl Polanyi – “La Grande Trasformazione”
Critica alla mercificazione totale della vita: il cibo non può essere solo merce.
Silvia Federici – “Il punto zero della rivoluzione”
Necessità di riportare i beni essenziali sotto controllo collettivo.