OSSERVAZIONI AL PUNTO 15 / 1 - 2 - 3
15.1 LA PROSSIMA PAC: SOSTENIBILITA’, REDDITIVITA’ E GIOVANI GENERAZIONI
GIA DATO CON PAC PRECEDENTI E RISULTATI ZERO …FRA UFFICIALE E UFFICIOSO NESSUN CONTROLLO
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La futura Politica Agricola Comune (PAC) per il post 2027 deve prevedere alcuni elementi
qualificanti in discontinuità con il passato. In particolare, serve una semplificazione delle procedure di accesso. Troppo spesso infatti l’onere in termini di assistenza tecnica e di tempo impiegato per ottenere i contributi PAC è superiore agli stessi contributi. ***da tecnico AGRO ALIMENTARE CHE E STATO a contatto col mondo agricolo X 40 ANNI E vivendolo DA VICINO non condivido questa lettura che e palese essere solo la versione delle associazioni di categoria .VI RICORDO CHE LA PAC , INTRODOTTA COME STRUMENTO ECCEZIONALE PER RISPONDERE ALLA RICHIESTA DI BISOGNO POST GUERRA E DIVENTATA STRUTTURALE E NESSUNA CATEGORIA HA AVUTO CONTRIBUTI COME GLI AGRICOLTORI SOTTO LE MOTIVAZIONI MESSE IJN TITOLO *** PERCHE LE TRUFFE SULLA PAC SONO STATE 1000 VOLTE QUELLE DI OGNI ALTRO SETTORE ….E MAI CONTROLLATE LE EROGAZIONI QUESTO E IL VERO PROBLEMA TOGLIERE IL CONTROLLO E LE DOMANDE DI RICHIESTA ALLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA !!!***( VI ALLEGO MIO CONTRIBUTO STUDIO Il secondo elemento fondante deve essere la flessibilità, intesa come la possibilità di adattamento alle esigenze dei diversi territori degli Stati membri e alle peculiarità dei singoli sistemi produttivi nazionali, confermando e rafforzando il ruolo dei Piani Strategici Nazionali nel rispetto del ruolo della Conferenza Stato Regioni. È necessario, inoltre, rafforzare il quadro economico complessivo, rivedendo alcuni elementi della convergenza esterna particolarmente penalizzanti per il nostro Paese, consentendo una sempre maggiore differenziazione del cofinanziamento anche in forza delle modifiche intercorse alla governance economica europea che consentono di calcolare i parametri di f inanza pubblica al netto dei cofinanziamenti statali alle politiche di incentivo europee. I fondi europei devono essere erogati in base allo stato di avanzamento dei lavori e non più all’approvazione del progetto stesso. In questo modo, si ha la certezza dell’efficacia dell’intervento dei fondi europei. Sostenere gli agricoltori che adottano pratiche agricole eco-compatibili (sotto l’egida della cosiddetta agro-ecologia), oltre gli attuali eco-schemi attraverso incentivi finanziari, compensazioni e sussidi specifici, includendo il credito d’imposta. Un pilastro fondamentale della PAC del futuro deve essere il potenziamento degli incentivi inerenti la gestione del rischio. Le imprese agricole da sole non sono in grado di affrontare le sfide del cambiamento climatico e i danni da esso provocati. Va quindi rafforzato il concetto di mutualizzazione del rischio, tema già affrontato proprio grazie alle proposte italiane nella scorsa programmazione, sia in ordine al ristoro del danno patito che in relazione agli investimenti in prevenzione e protezione necessari. Il percorso di sostenibilità già intrapreso dall’agricoltura europea e in particolar modo da quella italiana, alla quale va dato atto di aver accelerato negli investimenti necessari verso tecniche colturali di precisione e verso l’innovazione (grazie soprattutto al pacchetto Transizione 4.0), deve essere rafforzato attraverso l’implementazione ed il finanziamento di strumenti di sostegno economici e finanziari. La nuova PAC deve, da ultimo, rafforzare la possibilità di prevedere misure volte a migliorare la distribuzione del valore aggiunto nelle filiere, considerando il settore primario quale elemento cardine dell’agroalimentare. Vanno valorizzate le giovani generazioni, sviluppando politiche che rendano l’agricoltura attraente, affinché abbiano voglia di investire 91in questo settore le proprie capacità e il proprio futuro. Il ricambio generazionale è infatti fondamentale sia per la competitività di lungo periodo della nostra agricoltura, sia per il percorso di transizione ecologica a cui il settore è chiamato. Particolare attenzione deve essere poi data alla ricerca in agricoltura. L’innovazione è un tassello fondamentale per il settore e anch’essa è parte integrante del percorso verso la transizione ecologica agricola.
15.2 PER UN’AGRICOLTURA SOSTENIBILE
Alcune pratiche su cui puntare con sussidi e/o riduzione della pressione fiscale sono: vendita diretta e filiera corta, coltivazioni perenni e consociazione di specie, utilizzo di specie autoctone e in via di estinzione, uso parsimonioso delle risorse idriche come per esempio chi fa uso della raccolta dell’acqua piovana, bande floreali per gli insetti pollinatori, piccoli boschi, siepi naturali e paludi frammiste a terreni coltivati a protezione delle fasce riparie, “cover crops” e maggese, composting, ripristino di zone degradate, misure che preservino il benessere animale e produzioni locali ed estensive. Sosteniamo con forza la proposta di ridurre l’uso dei pesticidi chimici di almeno il 50% entro il 2030: questo non farà che aumentare la qualità dei prodotti agricoli europei e agevolerà la produzione del biologico. L’agricoltura italiana in questi anni ha fatto passi da gigante in questo settore con un tasso di crescita del 7,5% nel 2023 rispetto all’anno precedente. Già oggi il 20% di tutte le superfici coltivate sono biologiche. È questa la strada per assicurare sicurezza alimentare e difendere l’eccellenza dei prodotti Made in Italy.
Pratiche invece da disincentivare sono: uso irregolare dei pozzi artesiani, uso di energia da fonti
fossili, uso di diserbanti e pesticidi, uso di fertilizzanti chimici, rimozione meccanica dei suoli, monocolture, OGM, allevamenti intensivi e uso sproporzionato di antibiotici. Serve infine una
regolamentazione stringente sugli agenti inquinanti di suoli e acque. SOLO FACENDOSQUADRA TUTTI GLI AGRICOLTORI POTREBBERO DARE VITA “AL DISTRETTO NEWDEEL
“15.3 NO AL NUTRISCORE, SÌ A UNA ETICHETTATURA A TUTELA DEL CONSUMATORE E DEL NOSTRO MADE IN NON AL “MADE IN” MA SI AL MADE ETIC/SOSTENIBILE .PREMIARE SOLO PRODUTTORI ETICO VIRTUOSI anche se sono lontani dalla mia residenza FRA UN PRODUTTORE ONESTO LONTANO E UN
PRODUTTORE DISONESTO A KM 0 DOBBIAMO PREVILEGIARE IL PRODUTTORE
ETICO O0NESTO NO AD UN SOVRANISMO ALIMENTARE SI AD UN VIRTUOSISMO ETICO SOSTENIBILE NEL PRODURRE ALIMENTI
Continueremo a valorizzare e difendere il Made in agro-alimentare, con particolare riferimento all’etichettatura che riguarda diversi aspetti (a partire dal front of pack nutritional labelling, o etichettatura “fronte pacco”). In questa legislatura abbiamo avuto una grande occasione e opportunità per proteggere e rafforzare l’agricoltura di qualità con la revisione del regolamento sulle indicazioni geografiche (il nostro Paese è leader per numero di indicazioni geografiche registrate). Crediamo che le indicazioni geografiche non 92siano solo cibo, ma la nostra storia PROPOSTA Introdurre nelle scuole primarie e secondarie 2 ore di educazione alimentare …superemo gia tanti problemi RACCONTATI SOPRA CONSIDERAZIONE FINALE.
****+UN'ALTRA AGRICOLTURA E POSSIBILE SE TUTTI GLI AGRICOLTORI ITALIANI ADERISSERO A REGOLE ETICHE E VIRTUOSE GREE. SAREMMO UN DISTRETTO UNICO AL MONDO CHE POTREMMO VENDERE I NOSTRI PRODOTTI ALLA NICCHIA CHE SE LO PUO PERMETTERE DIFFERENZIANDOCI DA CHI PRODUCE TANTO E MALE BISOGNA CREARE IL DISTRETTO GREEN SOSTENIBILE FACENDO SQUADRA TUTTI